Intervenendo al convegno organizzato da CIDA Lombardia a Milano, in collaborazione con Anp, il Ministro dell’Istruzione, on. Mariastella Gelmini, ha affrontato in termini espliciti il tema del rinnovo contrattuale dei dirigenti scolastici.

Dopo aver ricordato gli incontri a più riprese avuti sull’argomento con il presidente Anp Rembado, insieme al quale ha di recente incontrato anche il Ministro Brunetta, l’on. Gelmini ha affermato:

“Il rinnovo contrattuale costituisce un’urgenza che non può essere ancora differita, così come non si può più a lungo accettare lo squilibrio nelle retribuzioni dei dirigenti delle scuole rispetto ai loro colleghi di altre amministrazioni pubbliche. Mi impegno perché a queste esigenze sia data positiva risposta nei tempi più brevi possibili.”

Il discorso del Ministro aveva toccato in precedenza molti altri punti di grande importanza:

  • la necessità di sviluppare l’autonomia delle scuole e di dotarla di risorse adeguate. Risorse che l’attuale contingenza non consente di aggiungere al sistema, ma che possono essere rese disponibili spendendo meglio quello che attualmente non sempre è utilizzato in modo ottimale. L’Italia spende per ogni alunno cifre non dissimili da quelle degli altri grandi paesi europei ed in qualche caso anche di più; ma con risultati insoddisfacenti. Questo significa che occorre rivedere le priorità ed indirizzare meglio le risorse;

  • la cultura dell’autonomia va di pari passo con quella della sussidiarietà e del federalismo solidale, tutti principi già accolti da tempo nel nostro ordinamento ma non ancora entrati nella mentalità corrente e soprattutto nella prassi amministrativa. Il governo intende andare in questa direzione e lo ha dimostrato approvando ieri lo schema di provvedimento in materia di federalismo fiscale;

  • l’autonomia delle scuole deve accompagnarsi all’avvio di un sistema di valutazione dei risultati, senza il quale diventa impossibile comprendere se le scelte compiute sono ottimali o se si può e si deve fare qualcosa per migliorarle;

  • questi interventi richiedono buone norme, ma anche un’amministrazione che voglia e sappia applicarle, a cominciare dai suoi dirigenti. Il Ministro non ritiene che si debba continuare ad appoggiarsi sull’amministrazione centrale per attuare le riforme. A dar loro vita debbono pensare i dirigenti sul campo, cioè quelli delle scuole, ai quali occorre attribuire tutti i poteri necessari, sia in materia di reclutamento del personale, che di gestione delle risorse, che di valutazione;

  • occorre che anche i docenti si sentano più motivati ed impegnati nel rinnovamento. Per far questo, bisogna offrire loro riconoscimenti adeguati, sia sul piano della retribuzione che su quello della carriera. Il disegno di legge presentato dall’on. Aprea offre risposta a molte di queste esigenze e – nel rispetto delle prerogative del Parlamento – il Ministro si augura però che venga rapidamente approvato;

  • la scuola deve tornare ad essere una istituzione centrale del paese, efficiente, rispettata ed in grado di svolgere la funzione di ascensore sociale che è stata sua in passato e che la rende motore di democrazia sostanziale.

Al convegno erano presenti oltre 200 persone, anche da regioni limitrofe, che vi hanno presenziato dalla mattina del sabato e fino a pomeriggio inoltrato. Ha diretto i lavori Mario Giambone (Unione regionale CIDA Lombardia), con un saluto iniziale di Giorgio Corradini (presidente confederale CIDA).

Hanno svolto apprezzate relazioni il prof. Giuseppe Roma (CENSIS), il prof. Gianfranco D’Alessio (Università Roma 3), il prof. Antonino Petrolino (ESHA Italy) e la prof. Lorenza Violini (Università di Milano). E’ intervenuto, a chiusura dei lavori della mattinata, anche il Presidente dell’ANQUAP, dott. Giorgio Germani.

Alla tavola rotonda del pomeriggio, aperta da un indirizzo di saluto del Direttore dell’USR Lombardia Anna Maria Dominici e moderata dal giornalista Walter Passerini, hanno preso parte Giorgio Rembado (presidente FP CIDA e Anp), Alberto Meomartini (Confindustria), Gianni Rossoni (vicepresidente Regione Lombardia).

L’intervento del Ministro Gelmini ha chiuso i lavori.