Oggi 5 luglio è stato presentato, presso il MIUR, il rapporto sulle rilevazioni nazionali 2108 effettuate dall’INVALSI. Il lavoro effettuato si contraddistingue per la qualità e per l’accuratezza dei risultati raggiunti.
Nel corso del dibattito seguito alla presentazione, il Presidente dell’ANP ha puntualizzato la necessità di incrementare, in futuro, l’azione comunicativa nei confronti di tutti i cittadini, al fine di diffondere la cultura della valutazione, tuttora carente nel nostro Paese. Ha anche invitato l’INVALSI a esprimere un formale ringraziamento a tutto il personale scolastico – dirigenti, docenti e ATA – che ha reso possibile le rilevazioni superando difficoltà tecnologiche e organizzative spesso notevoli.
L’esigenza di disporre di un efficace sistema di rilevazione nazionale degli apprendimenti è imprescindibile per ogni nazione evoluta ed oggi possiamo affermare, con orgoglio, di non avere nulla di invidiare nei confronti delle migliori esperienze estere. Disponiamo di un potente sistema diagnostico e dobbiamo farne adesso buon uso.
Sorge quindi la necessità di esaminare a fondo i risultati conseguiti dal nostro sistema scolastico e di decidere cosa fare per modificare ciò che, obiettivamente, non è accettabile: tra le varie aree geografiche del territorio nazionale sussistano disparità che il rapporto mette in evidenza con estrema lucidità e chiarezza. Dobbiamo intervenire, al più presto, con misure correttive idonee a incidere sulla qualità degli apprendimenti.
Il 19 giugno avevamo denunciato la scarsa mobilità sociale che affligge la nostra scuola, come evidenziato dal recente rapporto OCSE. A parere dell’ANP, la disponibilità dei risultati di due ricerche indipendenti e autorevoli nel giro di poche settimane è più che sufficiente per avere consapevolezza della urgente necessità del cambiamento.
Attendiamo quindi una decisa presa di posizione del Ministro Bussetti: le professionalità di dirigenti e docenti devono essere adeguatamente valorizzate per creare le condizioni del miglioramento, mettendo finalmente al centro dell’attenzione gli alunni e gli studenti. Ne siamo debitori verso le future generazioni.