La vile aggressione subita da una docente di Vimercate allunga la serie di violenze e attacchi nei confronti del personale scolastico.
L’ANP ha più volte denunciato la gravità di tali episodi, evidenti manifestazioni di una crescente delegittimazione della Scuola. La violenza gratuita espressa da questi atti è anche sintomo del generale disconoscimento del prestigio sociale di chi dedica la propria vita all’educazione e alla cultura. Se, da un lato, emerge con chiarezza la crisi della famiglia e del ruolo genitoriale, dall’altro si deve constatare una drammatica rottura del rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni.
L’ANP, nel rinnovare la richiesta di inasprimento delle pene per chi aggredisce i pubblici ufficiali operanti nella scuola, chiede all’Amministrazione di aprire un dialogo concreto su queste tematiche, coinvolgendo anche le associazioni dei genitori, per affrontare seriamente l’emergenza educativa di cui siamo testimoni.
Riteniamo anche necessario definire con chiarezza le azioni politiche, culturali e pedagogiche da intraprendere.
Nella scorsa legislatura, peraltro, il MIUR aveva già costituito un tavolo di lavoro sul benessere scolastico: decine di esperti – psicologi, pedagogisti, filosofi – e di rappresentanti sindacali lavorarono per mesi alla stesura di un documento volto a delineare una proposta innovativa e fattibile, attenta alle esigenze di studenti, genitori, docenti, dirigenti. L’ANP, avendo sostanzialmente contribuito a quel lavoro, chiede di riprenderlo in considerazione per definire una linea di azione in grado di fronteggiare l’inaccettabile emergenza delle violenze in ambito scolastico.