Si è tenuto in data odierna, presso l’ARAN, il previsto secondo incontro finalizzato alla sottoscrizione del CCNL relativo all’area istruzione e ricerca.
Nei giorni scorsi, l’ANP aveva sollecitato l’ARAN a riprendere la contrattazione, interrottasi dopo il primo incontro del 14 maggio 2108. La seduta odierna si è concentrata su un tema particolarmente rilevante: la rivalutazione delle voci retributive fisse, vale a dire la quota tabellare e la retribuzione di posizione parte fissa.
L’ARAN ha confermato che gli incrementi retributivi disponibili sono effetto non solo di quanto previsto dall’Atto di indirizzo (0,36% per il 2016; 1,09 % per il 2017; 3,48 % per il 2018) ma anche, e soprattutto, delle risorse stanziate dalla legge di bilancio 2018 (37 milioni per il 2018; 41 per il 2019; 96 per il 2020) nonché di quelle previste dall’articolo 1, comma 86 della Legge 107/2015 (35 milioni).
L’ANP, a questo proposito, ha sottolineato la improcrastinabile necessità di raggiungere, in tempi brevi, la perequazione della retribuzione di parte fissa utilizzando tutte le risorse a ciò disponibili per il triennio 2016-2018 e impostando, anche, la rivalutazione retributiva a valere sulle risorse disponibili per gli anni 2019 e 2020. Si tratterebbe di un risultato senz’altro significativo ma ancora parziale in vista del vero obiettivo che rimane la perequazione retributiva piena.
Per l’ANP è indispensabile garantire anche la tenuta della retribuzione variabile e risolvere il problema delle reggenze che non possono più essere retribuite a valere sul FUN così come alimentato.
La delegazione ANP ha invitato l’ARAN ad indire una ulteriore riunione prima della pausa estiva. Terremo informati i colleghi di tutti i relativi aggiornamenti.