Con decreti del Presidente della sesta sezione (ne pubblichiamo uno tra molti altri analoghi) il Consiglio di Stato non ha concesso l’ammissione alle prove scritte del concorso a dirigente scolastico ai ricorrenti che avevano impugnato, di fronte al TAR Lazio, il mancato superamento della prova preselettiva svoltasi il 12 ottobre scorso e che, successivamente, avevano presentato appello al massimo organo della giustizia amministrativa.

Consideriamo questo un fondamentale risultato sulla strada della salvaguardia del concorso, alla quale abbiamo contribuito attivamente promuovendo e sostenendo la resistenza – come controinteressati – dei docenti ammessi alle prove scritte. E ciò, sia detto ancora una volta per maggiore chiarezza, senza alcun intendimento contrappositivo nei confronti dei tanti che non hanno passato la preselezione, ma solo perchè l’Anp ha ritenuto, come associazione professionale e come sindacato, di dover contribuire al rispetto delle regole, di dover sostenere i diritti di chi aveva diritti da tutelare, senza impedire a nessuno di presentare ricorsi (ce ne sono stati migliaia), nella convinzione che la prova preselettiva, al di là delle imperfezioni già ampiamente rilevate, abbia comunque visto i candidati concorrere avendo tutti le stesse opportunità di successo e incontrando – ancora una volta, tutti – le stesse difficoltà.

Il risultato, odierno, come già detto, è di enorme significato, ma la questione non è ancora chiusa.Ci sarà ancora bisogno di intervenire quando si dicuterà del merito dei ricorsi presso i TAR del Lazio e delle altre regioni (ricordiamo che sono state rigettate soltanto le richieste di sospensiva dell’esclusione dalle prove scritte), nonchè dinanzi al Consiglio di Stato quando questo sarà chiamato nuovamente a pronunciarsi.

Per questo invitiamo tutti coloro che non hanno ancora aderito alla nostra iniziativa per la presentazione degli interventi ad opponendum a farlo al più presto. Occorre, infatti, non abbassare la guardia e continuare a promuovere la costituzione dei controinteressati in tutte le sedi ed in tutti i gradi di giudizio, in quanto un eventuale accoglimento nel merito potrebbe provocare l’arresto – forse definitivo per molti anni a venire – della macchina concorsuale, con tutte le nefaste conseguenze sulla professione e sul profilo dei dirigenti oggi in servizio e sulle legittime aspettative dei docenti che aspirano alla dirigenza.

Le istruzioni per aderire e la modulistica sono riportate nel nostro ultimo comunicato del 29 novembre.

Ricordiamo che possono costituirsi in giudizio o intervenire ad opponendum tutti i docenti ammessi, sia iscritti che non iscritti all’Anp.

In allegato, la decisione del giudice Giancarlo Coraggio della VI Sezione del Consiglio di Stato.