La temuta prova di preselezione, primo scoglio da superare per i candidati al concorso ¬per dirigenti scolastici, si è svolta stamattina e, a quanto si apprende, senza problemi seri, a parte i tempi di attesa piuttosto lunghi prima dell’inizio.
E’ una buona notizia, tanto migliore quanto non scontata in partenza. Le tensioni di cui si era caricata l’attesa, le polemiche sui quesiti errati, le pressioni per un rinvio, le ammissioni con riserva pronunciate dai TAR facevano temere che all’ultimo momento qualcosa si bloccasse. Non è stato così e ne va dato atto alla macchina organizzativa, su cui tante critiche si erano addensate nei giorni scorsi.
Altro dato che – stando alle prime segnalazioni – appare positivo è quello che riguarda i quesiti assegnati. La selezione proposta ai candidati si è rivelata complessivamente equilibrata, con alcune domande impegnative, ma nessuna “impossibile” o formulata in modo ambiguo o prolisso. La prova è stata generalmente completata nel tempo previsto, anche se in parecchi casi sul filo di lana dei minuti finali.
Archiviato questo primo passo, occorre guardare ai prossimi. Ci auguriamo quindi che la correzione della prova si concluda nel più breve tempo possibile e senza dar luogo a contestazioni. Subito dopo, dovranno svolgersi le prove scritte, cui è affidata la parte più consistente della selezione vera, quella che dovrà far emergere le competenze professionali proprie del dirigente.
L’obiettivo finale resta quello, su cui l’Anp ha molto insistito anche negli ultimi giorni, di concludere il percorso con l’assunzione dei nuovi dirigenti fin dal prossimo anno scolastico. Un obiettivo impegnativo, ma che risulta essenziale per la tenuta del nostro sistema di istruzione e nel quale tutti gli attori del percorso concorsuale devono sentirsi impegnati.