ANP sarà presente martedì 11 febbraio alle 14,30 presso la VII Commissione permanente del Senato (Istruzione), per essere audita circa la conversione in legge del decreto 23 gennaio 2014 n. 3.
 
Come è noto, con quel provvedimento, il Governo ha inteso sanare la questione degli scatti di anzianità dei docenti, ponendo fine ad un poco edificante balletto fra i dicasteri dell’Economia e dell’Istruzione circa le responsabilità poliltiche del taglio. Ha però dimenticato – oppure omesso – di farsi carico di altre due questioni non molto dissimili: una relativa al personale ATA e l’altra ai dirigenti scolastici.
 
Relativamente a questi ultimi, sono in gioco i contratti integrativi regionali, bloccati in quattordici regioni dalla vertenza sulla consistenza e le modalità di calcolo del Fondo Unico Nazionale. In aggiunta, ANP ha riportato sul tavolo altre due questioni: quella dei cinque milioni di euro su cui il Governo si era impegnato in occasione della firma dell’ultimo CCNL e quella dei recuperi forzosi che il MEF sta operando per migliaia di euro sugli stipendi dei colleghi di Sardegna e Campania, in conseguenza di errori e ritardi amministrativi che non sono loro imputabili.
 
Il decreto in corso di conversione è una delle opportunità che si presentano per affrontare questi nodi ed avviarli a soluzione per via politica. Restano aperte altre opzioni, a cominciare da quella amministrativa senza escluderne alcuna. In questo momento, più che in ogni altro, è  importante essere presenti a tutti i tavoli delle partite in corso, senza interrompere il filo delle trattative, sia formali che riservate, in tutte le sedi istituzionali. Scorciatoie e diversivi non sono utili e non ci interessano.
ANP è, come di consueto, impegnata su tutti i fronti di azione possibili e rappresenterà anche martedì al Senato le ragioni della categoria troppo a lungo dimenticate dalla politica. E, come di consueto, darà informazioni ogni volta che ce ne saranno di significative ed attendibili.