Nella seduta del 5 marzo 2014 il Senato ha trasformato in ordine del giorno, accolto dal Governo, su proposta dei Senatori Di Giorgi, Idem e Tocci, uno dei tre emendamenti presentati da ANP nel corso dell’audizione sul DDL 1254 dell’11 febbraio. Ne riportiamo il testo:

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Ordine del giorno n. 1.23

«Il Senato,

premesso che:

il provvedimento in esame è teso a dare soluzione alla questione del trattamento economico stipendiale del personale della scuola corrisposto nell’anno 2013, anche a seguito della regolamentazione in materia di proroga del blocco di contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti, come disposta dal decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 2013;

considerato che:

con riferimento ai vincoli disposti dal decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge 30 luglio 2010 n. 122, contenente ” misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”, sono state evidenziate alcune rigidità interpretative che, incidendo significativamente sulla consistenza del Fondo Unico Nazionale, determinerebbero un consistente arretramento retributivo del personale scolastico dirigenziale;

tenuto conto che:

come lamentato in un comunicato congiunto delle OOSS della scuola, nei confronti dei Dirigenti Scolastici viene perpetrata fin dal 2000 – anno di acquisizione delle status dirigenziale- un’illegittima, discriminatoria e non più tollerabile sperequazione retributiva rispetto ai Dirigenti Amministrativi di seconda fascia, circostanza che rende non sostenibile oltre che provocatoria la ostinata pretesa del MEF di ritenere la condizione “giuridica” della dirigenza scolastica del tutto assimilabile a quella delle restanti amministrazioni pubbliche (salvo il trattamento stipendiale), senza alcuna considerazione della specifica situazione professionale, dei crescenti carichi di lavoro e delle connesse responsabilità;

impegna il Governo a procedere alla riduzione proporzionale delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale dirigente scolastico, prevista all’articolo 9, comma 2-bis del citato decreto-legge n. 78 del 2010, assicurando che il fondo relativo sia integrato con l’importo derivante dalla retribuzione individuale di anzianità dei dirigenti cessati dal servizio nel periodo successivo all’ultimo ricalcolo»

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ANP, pur considerando questo accoglimento, da parte del Governo, un passo avanti nella definizione dell’intera vicenda, ritiene necessario continuare l’azione di sostegno alle giuste richieste dei Dirigenti Scolastici, proseguendo nel delicato compito di coinvolgimento dei diversi canali istituzionali, al fine di proporre di nuovo gli emendamenti nel corso della discussione alla Camera dei Deputati.

Si tratta di una prima parziale vittoria, che non fa venir meno l’impegno dell’Associazione nella direzione indicata dal Presidente Giorgio Rembado nel corso della citata audizione.

Continueremo a tenervi informati sugli sviluppi della situazione.