Con l’approssimarsi del 1° settembre, è cresciuta di colpo la tensione nel mondo della scuola, in parte per la “dichiarazione di guerra” contro la legge 107, effettuata con il documento unitario dei sindacati del comparto, in parte per questioni oggettive, legate alla formulazione della legge, in molti casi ambigua o oscura.

Come è noto, fin dal momento della sua pubblicazione in Gazzetta, Anp sta lavorando sul testo e preparando una nutrita serie di seminari di formazione per i dirigenti scolastici, che copriranno tutte le diverse questioni attuative e tutto il territorio nazionale. Ci sembra utile peraltro fare subito il punto sulla domanda cruciale che sembra assillare i colleghi alla vigilia dell’apertura dell’anno scolastico: cosa debbo fare a partire da domani? quali decisioni devo portare al primo collegio docenti?

La risposta è relativamente semplice e ne va preso atto: non c’è nulla di urgente e soprattutto nulla che debba essere deliberato dagli organi collegiali nei prossimi giorni o nelle prossime settimane. Lo spiegheremo in dettaglio nel corso dei seminari: da qui ad allora, basti questo breve promemoria sui punti principali su cui la legge è intervenuta:


nomina collaboratori La facoltà di nominare collaboratori fino al 10% dell’organico dell’autonomia è, appunto, una facoltà, che può essere esercitata per intero o in parte, subito o in più volte, secondo necessità. In sintesi, il nostro consiglio è di procedere a nominare i primi collaboratori, in funzione delle esigenze più immediate, eventualmente confermando quelli già esistenti lo scorso anno; di riservarsi poi di nominare gli altri in un secondo momento. Nei seminari svolgeremo considerazioni più analitiche al riguardo.

alternanza scuola-lavoroDiventa obbligatoria a partire dalle classi terze del 2015-16. Ma i numeri in gioco ed i vari passaggi organizzativi necessari per realizzarla non consentiranno di passare alla fase operativa prima di alcuni mesi, salvo per le scuole che già avevano una consolidata prassi in merito. Dunque, nei prossimi giorni, ci si potrà limitare ad insediare un gruppo di lavoro, coordinato da uno dei propri collaboratori, che analizzi la norma ed il contesto in cui opera la scuola, al fine di predisporre tutto quanto necessario.

piano triennale offerta formativaDeve essere approvato entro ottobre e spetta al dirigente formulare gli indirizzi generali (che prima erano competenza, di rado esercitata, del Consiglio di Istituto). Non è necessario che questo venga fatto fin dai primi giorni: anzi, è opportuno che il dirigente operi un’attenta revisione della situazione, visto che il contenuto del documento prescritto dalle nuove norme è abbastanza diverso e più articolato di quello del tradizionale POF. Si suggerisce di comunicare al Collegio docenti che le linee di indirizzo saranno comunicate appena pronte e presumibilmente entro il mese di settembre. Ci riserviamo di proporre ai colleghi una traccia di massima nel corso dei seminari in programma.

ultimo POFPer l’ultimo piano dell’offerta formativa della vecchia serie “annuale”, si procederà come da routine ormai consolidata, ricordando solo di incorporarvi gli obiettivi di miglioramento definiti nel RAV.

comitato di valutazione del servizioInutile affrettarsi ad individuare i suoi componenti, per due motivi: l’organo non può comunque essere costituito ed operare fino a quando l’USR non avrà designato il membro di sua competenza; tutte le azioni che il comitato deve esercitare si riferiscono alla fase conclusiva dell’anno scolastico. Non vi è quindi alcuna fretta di adoperarsi per affrontare subito la questione.

bonus premialeSicuramente, uno dei nodi più controversi dell’intera legge. Ma anche in questo caso non è possibile e non è utile anticipare decisioni che dovranno venire in un secondo tempo. In primo luogo, non è nota l’entità del fondo che sarà assegnato a ciascuna scuola: ciò che, per motivi legati alla formazione del bilancio dello Stato, non potrà avvenire fino ai primi mesi del 2016. Inoltre, la valutazione ai fini dell’attribuzione del bonus dovrà prendere in considerazione il servizio prestato nell’intero anno. E dunque, anche qui, calma e gesso.

chiamata diretta dei docenti dagli ambiti territorialiSe ne parlerà non prima che siano costituiti gli ambiti stessi (la legge indica il termine del 30 giugno 2016) e che sia completato il piano straordinario di mobilità verso gli ambiti stessi. Non c’è motivo di anticipare decisioni o orientamenti in merito.

azioni relative al Piano Scuola DigitaleVanno inserite nel POF, ma devono essere connesse con il Piano Nazionale che il MIUR deve ancora emanare. Fino a quel momento, non è possibile assumere decisioni e non conviene fare anticipazioni.

valutazione del dirigenteAvrà luogo, di regola, al termine del mandato e comunque non prima della conclusione di ciascun anno. Mancano tuttora gli indicatori INVALSI e l’adozione del Decreto Ministeriale previsto dalla norma. Non c’è motivo di anticipare comportamenti o scelte che devono ancora essere definiti.

azioni relative al Portale UnicoDeve ancora essere istituito, prima che vengano richiesti i dati destinati ad alimentarlo. Verosimilmente, dovranno passare ancora diversi mesi.

RSU e relazioni sindacali in genereLa legge nulla innova al riguardo. Si seguiranno dunque le indicazioni ormai consolidate in materia, derivanti dal contratto nazionale, così come modificato dal DLgs. 150/09 per quanto riguarda la competenza esclusiva del dirigente in materia di gestione delle risorse umane e di organizzazione degli uffici. Si raccomanda di rispettare con particolare attenzione il termine formale per l’apertura delle relazioni sindacali (15 settembre), stante la dichiarata intenzione dei sindacati del comparto di esigerne la stretta osservanza. Si ricorda al riguardo che le relazioni possono essere aperte anche con la semplice convocazione scritta delle parti, da protocollare.