La prima simulazione della prova d’esame di Italiano, svoltasi il 19 febbraio su scala nazionale, ha confermato l’orientamento culturale e didattico del “documento Serianni”. Le tracce sono risultate accessibili e stimolanti, nonché coerenti con il livello medio di preparazione dei nostri studenti.
L’ANP esprime pieno apprezzamento per la scelta operata dal MIUR e, in particolare, per la differenziazione delle prove proposte, pienamente in linea con il quadro di riferimento trasmesso alle scuole: si è spaziato dal testo poetico di Pascoli (tipologia A) alla riflessione critica di tipo saggistico del brano di Andreoli (tipologia C). L’ambito storico, valorizzato quale contesto di riferimento e di riflessione critica, è stato un vero e proprio terreno di esercizio delle competenze trasversali. Pregevole la scelta di un passo de “La Storia” di Elsa Morante, tra i grandi capolavori del romanzo italiano del ‘900.
Positiva anche la grande rilevanza accordata alla comprensione e all’analisi delle varie tipologie testuali: una prospettiva che valorizza le competenze di produzione critica e autonoma, fondate sulle capacità di decodifica e di interpretazione, e che mira a rafforzare le abilità di “lettura esperta”, indispensabili per lo studente di oggi e per il cittadino di domani.
L’ANP auspica che il MIUR prosegua a supportare proficuamente le scuole e, soprattutto, gli studenti, possibilmente con puntuali chiarimenti sul processo di valutazione delle prove. Riteniamo, infatti, che tale aspetto sia, in questa fase, assolutamente strategico per agevolare la preparazione dei ragazzi e per orientare nel migliore dei modi il delicato compito dei consigli di classe. Trattandosi del primo tentativo di armonizzare l’approccio valutativo a livello nazionale, è molto importante prestare il massimo ascolto ai suggerimenti che proverranno dai docenti attualmente impegnati nella preparazione delle classi terminali e coinvolti nell’attività di formazione in corso di svolgimento.
Il nuovo esame di Stato si colloca lungo il percorso di ripensamento delle strategie didattiche e di programmazione che, a nostro avviso, è indispensabile per conseguire l’effettivo superamento delle barriere tra le discipline in tutte le fasi del percorso formativo.