Si è tenuto oggi il previsto incontro tra Ministero e OO.SS. rappresentative del comparto e dell’area, al fine di pervenire alla sottoscrizione del protocollo di sicurezza che consentirà di riprendere a settembre le attività didattiche in presenza.

L’Amministrazione, rappresentata dal Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali, Dott.ssa Boda, ha messo a disposizione delle organizzazioni sindacali un dossier comprendente i chiarimenti forniti il 7 luglio dal CTS. Ha anche reso noto che il personale in servizio nelle scuole – nell’imminenza dell’avvio del prossimo anno scolastico e, quindi, già prima del 1° settembre – avrà la possibilità di sottoporsi ad uno screening test sierologico. L’esame avverrà, volontariamente, presso il medico di base del lavoratore e, qualora l’esito fosse positivo, la ASL procederà al tampone. I giorni intercorrenti tra esame sierologico e tampone saranno equiparati alla malattia. Si sta valutando anche la possibilità di monitorare le condizioni di salute degli alunni.

L’ANP, dopo aver dato atto al CTS di aver risposto a molte delle domande da noi formulate il 4 luglio – DPI e prescrizioni sul loro uso; protocollo da seguire in caso di individuazione di soggetto affetto da Covid-19; eventuali programmi di screening – in relazione ad alcune misure riportate nel Piano scuola 2020-2021, ha ribadito la necessità di precisare meglio come dovrà essere garantita l’aerazione degli ambienti scolastici e come si potrà collaborare con il referente COVID-19 presso la ASL, specie in considerazione dell’elevato numero di scuole con cui questi dovrà interloquire.

L’aspetto più importante si riferisce, comunque, al distanziamento fisico: è stato infatti chiarito, in modo definitivo, che il distanziamento “bocca a bocca” di almeno un metro riguarda un contesto statico. Tale precisazione è di fondamentale importanza per la ricognizione degli spazi effettivamente utilizzabili per l’attività didattica e per l’individuazione di quelli – ulteriori – che gli enti locali dovranno reperire e attrezzare per tempo.

A tal riguardo, l’ANP ha ancora una volta sottolineato che spetta al Ministero stabilire cosa devono fare i dirigenti scolastici qualora l’ente locale non sia in grado di operare tale reperimento: parte degli alunni sarà impegnato in attività a distanza? E quanta parte dell’orario curricolare potrà essere erogata a distanza? Si potrà ridurre la durata dell’unità di lezione senza necessità di recupero?

La risposta a tali domande deve arrivare al più presto e deve essere fornita dal legislatore, in quanto riguarda i livelli essenziali delle prestazioni e comporta la modifica del quadro ordinamentale. Non si può certo pensare di lasciare la soluzione di tali criticità all’autonomia scolastica che, come abbiamo ricordato, è finalizzata a costruire le migliori condizioni per il successo formativo degli alunni e non certo a garantire le condizioni di sicurezza di lavoratori e studenti.

Abbiamo anche evidenziato che, se si dividessero in due gruppi gli alunni di una classe, sarebbe necessario disporre non solo di un’aula in più, ma anche di un docente (nella scuola primaria) o di un docente per ogni disciplina (nella scuola secondaria) in aggiunta. In ogni caso, sarà necessario incrementare la consistenza dell’organico dei collaboratori scolastici per fare fronte alla maggiore frequenza con cui saranno puliti gli ambienti. Su tutto questo, il Ministero deve fornire indicazioni precise e tempestive, anche in considerazione del fatto che, ad oggi, le dotazioni organiche sono state attribuite secondo i parametri ordinari.

Abbiamo inoltre reiterato la richiesta di chiarimento sulla gestione dei lavoratori fragili. Già nel protocollo di intesa del 19 maggio 2020, relativo all’esame di Stato, il Ministero dell’istruzione si era impegnato a dare indicazioni specifiche e non lo ha fatto: ora deve essere fatta chiarezza.

L’ANP ha infine chiesto, ancora una volta, di ridefinire urgentemente i limiti della responsabilità penale colposa del dirigente della scuola: nel deprecato caso di contagio da COVID-19, l’attuazione del protocollo di sicurezza deve essere condizione esimente.

L’Amministrazione, in conclusione della riunione, ha annunciato di voler convocare a breve un prossimo incontro per fornire informazioni sui fondi che saranno erogati alle scuole, sulla procedura di acquisto dei DPI e degli arredi posta in capo al Commissario per la ripartenza della scuola nonché sulle modalità di interazione tra ASL e scuole.

Continueremo a tenere tempestivamente al corrente tutti i colleghi degli esiti dei prossimi incontri.