Il 16 luglio 2020, il Senato ha definitivamente approvato la legge di conversione del cosiddetto “Decreto Rilancio”, il decreto-legge n. 34 del 19 maggio scorso.

In sede di conversione, nel testo del provvedimento è stato inserito l’articolo 230-bis il cui comma 3 stabilisce: “Al fine di evitare la ripetizione di somme già erogate in favore dei dirigenti scolastici negli anni scolastici 2017/2018 e 2018/2019, nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione è istituito un fondo con la dotazione di 13,1 milioni di euro per l’anno 2020, da destinare alla copertura delle maggiori spese sostenute per i predetti anni scolastici in conseguenza dell’ultrattività riconosciuta ai contratti collettivi regionali relativi all’anno scolastico 2016/2017. In nessun caso possono essere riconosciuti emolumenti superiori a quelli derivanti dalla predetta ultrattività. Il fondo di cui al primo periodo è ripartito con decreto del Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, informate le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dell’area dirigenziale “Istruzione e ricerca”. Al relativo onere si provvede ai sensi dell’articolo 265”.

Dopo l’informativa alle OO.SS. e l’emanazione del previsto decreto del MI, di concerto con il MEF, saranno ripartite tra gli uffici scolastici regionali le risorse che consentiranno, all’esito della sottoscrizione dei CIR relativi agli aa.ss. 2017/2018 e 2018/2019, il mantenimento del livello degli emolumenti fin qui percepiti.

Finalmente, dopo i pesanti tagli subiti a partire dal 2017, vengono dunque restituite risorse al FUN. Esse consentiranno di evitare, a carico dei dirigenti scolastici, le restituzioni altrimenti dovute in forza del perverso meccanismo della ultrattività dei contratti integrativi regionali.

Diamo atto alla Ministra Azzolina di aver onorato l’impegno politico preso durante l’incontro del 3 luglio con il Presidente dell’ANP e chiediamo che la struttura del FUN sia finalmente stabilizzata, affinché simili incertezze non si ripetano più.

L’ANP, nell’esprimere soddisfazione per una previsione normativa che evita una ingiusta penalizzazione dei dirigenti scolastici e una mortificazione dei notevoli sforzi condotti dalla categoria nel corso dell’ultimo anno, ribadisce che continuerà a battersi per la certezza delle risorse destinate alla parte variabile della retribuzione dei dirigenti e per eliminare questa ulteriore sperequazione della categoria rispetto alla restante dirigenza pubblica.