L’ANP ha partecipato oggi alla terza riunione avente per oggetto la contrattazione integrativa nazionale relativa alle fasce retributive della dirigenza scolastica.

L’Amministrazione, rappresentata dalla Dott.ssa Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, e dal Dott. Jacopo Greco, Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali, in premessa, con riferimento all’inserimento dei dati in piattaforma per la pesatura delle istituzioni scolastiche, ha annunciato che a breve saranno diffuse delle FAQ per supportare i dirigenti nella compilazione del questionario. Sono previsti dei controlli da parte degli USR.

Successivamente ha chiesto alle sigle sindacali le osservazioni in merito al testo del CIN sottoposto alla loro attenzione.

Nel merito del testo proposto, abbiamo osservato quanto segue:

  • la determinazione del punteggio non può essere materia da affrontare al tavolo contrattuale, in quanto l’applicazione dei criteri in vigore è una responsabilità che fa capo unicamente all’Amministrazione e non può ricadere sulle sigle sindacali
  • riteniamo necessario destinare alla retribuzione di posizione l’85% del FUN e cioè il massimo consentito dalla norma, destinando eventuali economie all’incremento della retribuzione di risultato dell’anno di riferimento
  • le fasce di complessità devono essere congruamente distanziate, come avviene per tutti i dirigenti pubblici: una strada che negasse tale differenziazione, oltre a introdurre un elemento di irragionevole diversità della dirigenza delle scuole rispetto alle altre, non compenserebbe adeguatamente i colleghi preposti alle sedi più impegnative
  • tutte le reggenze devono essere retribuite, in ragione della loro durata effettiva ancorché molto breve, in misura pari all’80% della parte variabile della retribuzione di posizione
  • la disciplina degli incarichi aggiuntivi è estranea alla materia del CIN e dovrà essere affrontata in sede di rinnovo del contratto di area; in tale sede, l’ANP proporrà all’ARAN un nuovo testo che superi le attuali difficoltà di applicazione
  • riteniamo inaccettabile l’esclusione dei dirigenti in servizio all’estero dal pagamento della parte variabile della retribuzione di posizione, in quanto essi vanno retribuiti come i colleghi appartenenti ai ruoli metropolitani, fatte salve le speciali disposizioni sul trattamento del personale in servizio all’estero
  • condividiamo appieno la scelta di stabilire con chiarezza i criteri di calcolo della retribuzione di risultato senza fissarla a priori; così facendo, le economie risultanti dal pagamento della retribuzione di posizione confluiranno immediatamente nella retribuzione di risultato
  • per l’ANP nessun collega deve perdere un solo euro a seguito dell’introduzione delle fasce nazionali e quindi la cosiddetta clausola di galleggiamento, valida di anno in anno, non può riguardare i soli incarichi in corso perché, altrimenti, i colleghi in scadenza di incarico al prossimo 31 agosto sarebbero indotti a chiederne il mutamento qualora la retribuzione prevista dal CIN risultasse inferiore a quella in godimento

L’Amministrazione ha preso atto di tutte le osservazioni e ha comunicato che formulerà una nuova proposta calibrata su tre fasce con importi differenti.

L’ANP si è detta disponibile alla valutazione della nuova proposta, pur rimanendo dell’idea che una declinazione della stessa su quattro fasce migliorerebbe la distribuzione delle istituzioni scolastiche al loro interno.

L’Amministrazione, infine, ha consegnato alle OO.SS. una bozza della direttiva sui criteri per la rotazione dei dirigenti scolastici che risponde a quanto avevamo precedentemente comunicato:

  • la rotazione sarà applicata dopo tre incarichi consecutivi nella medesima scuola (nelle altre amministrazioni pubbliche il limite massimo è pari a due)
  • il periodo di permanenza sarà computato a decorrere dal 1° settembre 2023
  • l’incarico in corso al 1° settembre 2023 sarà il primo dei tre incarichi consecutivi possibili
  • allo scadere del terzo incarico triennale, il dirigente potrà esprimere le proprie preferenze verso altre sedi e il nuovo incarico sarà conferito, ove possibile, in una istituzione scolastica di medesima fascia o superiore
  • la rotazione non si applicherà ai dirigenti scolastici prossimi alla quiescenza o ai destinatari di benefici previsti da specifiche disposizioni di legge (ad esempio, la L. 104/1992)

L’ANP ha confermato il proprio apprezzamento per l’operato dell’Amministrazione che ha proposto una soluzione in linea con le nostre istanze.

Il prossimo incontro è previsto il 24 maggio.