In dirittura d’arrivo sul PNRR, riteniamo necessario che anche nella strategica fase di chiusura delle relative operazioni siano garantite condizioni di piena e serena operatività ai dirigenti scolastici e alle loro scuole. Ci riferiamo alla questione delle scadenze legate alla rendicontazione dei progetti, in particolare quelli riguardanti i decreti ministeriali n. 170/2022, n. 65 e 66/2023 e n. 19/2024.
Negli ultimi mesi abbiamo raccolto numerose testimonianze da parte dei nostri iscritti, molto preoccupati dalla sostenibilità di tali scadenze. Infatti, dopo un triennio caratterizzato da un carico di lavoro senza precedenti, molte istituzioni scolastiche rischiano di non riuscire a completare gli adempimenti entro i termini previsti, col conseguente rischio di determinare sofferenze di cassa che potrebbero coinvolgere tutti coloro che hanno lavorato nei progetti. Va altresì detto che a tale scenario si è aggiunta, in diversi casi, la tardività delle operazioni di validazione delle rendicontazioni intermedie da parte di alcuni revisori MIM, operazione propedeutica alla successiva validazione di competenza dell’Unità di Missione che sappiamo già gravata da una straordinaria mole di lavoro. Situazioni del genere rischiano di creare uno stallo insostenibile per le istituzioni scolastiche, soprattutto per quelle del primo ciclo, alle prese con operatori economici e personale da retribuire.
Ci teniamo a sottolineare con orgoglio che i risultati significativi ottenuti dal nostro Paese nell’attuazione del Piano sono dovuti anche allo straordinario impegno dei colleghi e dei loro collaboratori. È di questi giorni la notizia dell’autorizzazione al pagamento dell’ottava rata del PNRR, pari a 12,8 miliardi di euro, da parte della Commissione europea. Tra gli obiettivi raggiunti, in particolare, spiccano il rafforzamento del multilinguismo e delle competenze STEAM nonché l’ammodernamento della dotazione di strumenti digitali. Misure che consentono di usufruire di ambienti di apprendimento rinnovati, di contrastare la dispersione scolastica e di migliorare gli esiti formativi.
Pur consapevole del rigore dei vincoli derivanti dagli accordi europei, l’ANP non può fare a meno, però, di contestare l’eccessiva rigidità delle relative tempistiche, specie quando il loro mancato rispetto non dipende dalla volontà dei dirigenti scolastici.
Ci appelliamo quindi al Ministro Valditara affinché chieda una adeguata proroga dei termini di rendicontazione dei progetti del PNRR.
L’ANP continuerà a presidiare la questione, come fatto sin dal 2022, facendo proprie le istanze dei colleghi e offrendo loro formazione e consulenza professionale.
