Nella riunione di oggi l’Aran ha illustrato le condizioni e le osservazioni contenute nel parere favorevole alla stipula definitiva del CCNL Area V per il quadriennio normativo 2002-2005 e per i due bienni economici 2002-2002 e 2004-2005.

Come avevamo anticipato nel riportare le dichiarazioni di Giorgio Rembado, le condizioni poste sono state sostanzialmente due:

  • che l’istituzione dell’Ente bilaterale per la formazione e l’aggiornamento del personale dell’Area V non comporti oneri aggiuntivi;
  • che per i dirigenti all’estero vengano rispettati il D.Lgs. 62 del 1998, art.5, e il D.Lgs. 165 del 2001, art.45, comma 5.

L’Anp ha consentito ad apportare le modifiche richieste dal Consiglio dei Ministri per non ritardare ulteriormente la stipula definitiva del contratto che ormai giungerà ben oltre il termine di scadenza (31 dicembre 2005).

Quindi:

  • all’art. 21, comma 11, è stato precisato che l’Ente bilaterale tra Miur ed OO.SS. firmatarie del contratto non comporterà oneri aggiuntivi;
  • per i dirigenti all’estero è stata ripristinata la formulazione dell’accordo successivo per l’estero (art.4, comma 4) sottoscritto il 6 giugno 2003. Questa soluzione fa salva la retribuzione di posizione fissa ed ha il pregio di essere già stata a suo tempo approvata dal Consiglio dei Ministri e certificata dalla Corte dei conti.

Sono state infine apportate alcune correzioni meramente formali al testo della preintesa.

In chiusura di riunione la delegazione dell’Anp ha manifestato la propria incredulità rispetto alle condizioni e alle osservazioni del Consiglio dei Ministri che muovono dal presupposto che nulla sia cambiato nel pubblico impiego a partire dallo Statuto degli impiegati civili dello Stato (DPR n.3 del 1957), che non sia intervenuta nessuna “privatizzazione” o, per meglio dire, “piena contrattualizzazione” del rapporto di lavoro nel pubblico impiego. Addirittura, sulla base dei rilievi pervenuti, sembra che i dirigenti delle istituzioni scolastiche all’estero vengano trattati alla stregua del personale non diplomatico del Ministero degli Affari Esteri.

Infine, l’Anp ha insistito in modo particolare perché l’Aran invii quanto prima, vale a dire entro i primi giorni della prossima settimana, l’ipotesi di accordo alla Corte dei conti. Dal momento della ricezione decorreranno i quindici giorni di tempo per la certificazione.

In allegato si può trovare la normativa citata.