Il Consiglio dell’Unione Europea adotta una nuova Raccomandazione sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente (22 maggio 2018). La prima analisi dell’ANP.
Il 22/05/2018 il Consiglio dell’ Unione Europea ha adottato una nuova Raccomandazione sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente che pone l’accento sul valore della complessità e dello sviluppo sostenibile. L’ANP pubblica una prima analisi del documento, evidenziandone la valorizzazione del ruolo strategico delle alte professionalità.
A distanza di 12 anni, il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato una nuova Raccomandazione sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente che rinnova e sostituisce il precedente dispositivo del 2006. Il documento tiene conto da un lato delle profonde trasformazioni economiche, sociali e culturali degli ultimi anni, dall’altro della persistenza di gravi difficoltà nello sviluppo delle competenze di base dei più giovani. Emerge una crescente necessità di maggiori competenze imprenditoriali, sociali e civiche, ritenute indispensabili “per assicurare resilienza e capacità di adattarsi ai cambiamenti”.
Dalla lettura del testo, risultano apprezzabili soprattutto due aspetti:
– l’insistenza su una più forte interrelazione tra forme di apprendimento formale, non formale e informale;
– la necessità di un sostegno sistematico al personale didattico, soprattutto al fine di “introdurre forme nuove e innovative di insegnamento e apprendimento”, anche in una prospettiva di riconoscimento delle “eccellenze nell’insegnamento”.
Apprezzabile è la forte curvatura che il documento testimonia verso il valore della sostenibilità, evidenziando la necessità – per tutti i giovani – di partecipare ad una formazione che promuova stili di vita sostenibili, i diritti umani, la parità di genere, la solidarietà e l’inclusione, la cultura non violenta, la diversità culturale, il principio della cittadinanza globale.
Per ANP, impegnata da sempre verso un serio rinnovamento della didattica e per uno sviluppo delle competenze che davvero si concretizzi nell’acquisizione di una piena autonomia di pensiero, il testo del Consiglio dell’Unione Europea appare interessante anche per la forte sottolineatura del ruolo strategico delle alte professionalità. Nell’evidenziare l’importanza di un robusto sostegno al personale docente, da attuare attraverso canali plurimi e strutturali, il documento pone l’accento sulla leva più rilevante di un processo di cambiamento che la scuola italiana ancora stenta ad intraprendere.
Il concetto di competenza è declinato come combinazione di “conoscenze, abilità e atteggiamenti”, in cui l’atteggiamento è definito quale “disposizione/mentalità per agire o reagire a idee, persone, situazioni”. Le otto competenze individuate modificano, in qualche caso in modo sostanziale, l’assetto definito nel 2006. Le elenchiamo qui di seguito:
• competenza alfabetica funzionale;
• competenza multilinguistica;
• competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria;
• competenza digitale;
• competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare;
• competenza in materia di cittadinanza;
• competenza imprenditoriale;
• competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.
Nel complesso, si riscontra la presa d’atto di una forte accelerazione verso la dimensione della complessità: nella parte descrittiva del documento, emergono sia il fenomeno della connessione/sovrapposizione tra le varie aree, sia il riconoscimento di un potenziale intrinseco che porta ciascuna competenza ad invadere altri campi di esperienza culturale e relazionale. Ciò risulta particolarmente evidente nelle competenze di comunicazione (non più individuate “nella madrelingua” e “nelle lingue straniere”, bensì in “alfabetica funzionale” e in “multilinguistica”). Altrettanto interessanti, e fortemente interrelate, sono le due categorie della competenza “personale e sociale” unita “all’imparare ad imparare” (come unica dimensione che vede nella flessibilità e nella capacità di adattamento una componente del “saper essere” e dello “stare con gli altri”) e della “competenza di cittadinanza” (che ora costituisce categoria a sé). Il documento si sofferma, inoltre, sulla necessità di rafforzare le competenze dei giovani negli ambiti delle STEM, prediligendo un più stretto rapporto tra apprendimento formale, creatività ed esperienze di laboratorio (rimane ineludibile il bisogno di superare in questo settore la più volte rilevata disparità di genere).
In senso più ampio, la Raccomandazione pone l’accento sui valori della curiosità e della capacità di relazione con “l’altro” (inteso come persona, contesto, cultura, diversità), affiancate alla capacità di pensiero critico e alla resilienza. Risulta strategico il riferimento all’importanza di saper valutare i rischi connessi alle trasformazioni, alla capacità di lettura dei contesti e alla necessità di uno stato continuo di autoriflessione nonché di controllo dei fenomeni comunicativi e relazionali.
Di assoluta importanza è l’attenzione riservata al principio di “consapevolezza culturale” che presuppone un atteggiamento di familiarità ed un approccio disinvolto nei confronti del patrimonio culturale, nonché della sfera emotiva ed identitaria che è connaturata al riconoscimento del concetto di “eredità” di un popolo o di una nazione.
Nell’azione di supporto al personale scolastico, ANP ritiene necessario – a livello nazionale ed europeo – prevedere un irrobustimento dei livelli di autonomia scolastica ed una progettazione maggiormente orientata dei percorsi di formazione e di aggiornamento in servizio. Si tratta di condizioni indispensabili per favorire il miglioramento degli apprendimenti ed un più efficace sviluppo delle competenze. Una buona traccia di lavoro potrebbe essere quella di definire una mappatura delle soft skills utili a rafforzare l’efficacia dell’azione didattica, nonché una proposta organica volta a promuovere forme di lavoro collaborativo tra insegnanti e, più in generale, nei contesti professionali della scuola.
ANP pubblicherà a breve un rapporto di approfondimento del nuovo dispositivo.