Lunedi 3 dicembre una delegazione deIl’Ancodis guidata dai Presidenti territoriali di Palermo e Roma, Rosolino Cicero e Carla Federica Spoleti, ha incontrato nella sede romana dell’Anp una delegazione costituita dalla Vicepresidente con delega alle alte professionalità, Prof.ssa Mafalda Pollidori, e dalla Prof.ssa Federica Sleiter, componente dello staff nazionale, con l’intento di aprire un confronto sul tema del riconoscimento del ruolo dei Collaboratori del dirigente scolastico nella scuola italiana.
È stata l’occasione per presentare una proposta che guarda ad una evoluzione normativa che preveda la meritata attenzione a coloro che al fianco dei DS collaborano nella gestione amministrativa ed organizzativa di ciascuna autonoma Istituzione scolastica.
“C’è in tutti la consapevolezza – afferma Cicero – che l’attuale condizione lavorativa dei Collaboratori, seppur riconosciuta da tutti dal punto di vista dell’impegno e del ruolo – non trova ancora uno spazio né giuridico né contrattuale”.
Il comma 83 della Legge 107, infatti, parla di un generico 10% di docenti che ciascun DS può scegliere dal personale senza definire compiti e mansioni a partire dal primo collaboratore che, in primis, assume incarichi e deleghe che vanno oltre la funzione docente.
“È arrivato il momento, continua Spoleti, di definire modalità di accesso e di selezione fatte salve le prerogative del dirigente. Ancodis ritiene che, a partire dal comma 83, occorra dare un adeguato riconoscimento giuridico ed economico a quanti – quotidianamente – offrono un servizio professionalmente qualificato alle istituzioni scolastiche”.
“Non possiamo restare ancorati ad una governance scolastica – conclude Cicero – nella quale, tra dirigente e corpo docente, non viene definito un corpo intermedio fatto da docenti che assumono compiti e mansioni che non si possono non riconoscere.”
La Vicepresidente Anp Alte Professionalità Pollidori, nel riconoscere l’importante lavoro svolto dall’Ancodis, valuta positivamente gli interventi sul tema della governance e si dichiara disponibile ad una condivisione di intenti che abbia quale finalità ultima la definizione del middle management nella scuola italiana, in analogia con quanto ormai consolidato in molti sistemi scolastici europei. I tempi per la messa a sistema di queste figure intermedie sono maturi. “È necessaria una decisa azione politica” – afferma la Pollidori – “che valorizzi il ruolo dei tanti docenti che si spendono in modo serio e professionale per le loro scuole senza alcun beneficio economico né di carriera”.
Le due delegazioni hanno concluso l’incontro affermando di condividere il comune obiettivo di costituire, in ogni istituzione scolastica, un team di docenti collaboratori del dirigente altamente qualificati in materia di gestione, direzione, coordinamento, controllo e pianificazione, per attuare concretamente quanto previsto dal quinto comma dell’articolo 25 del decreto legislativo 165/2001.