Il Consiglio di Stato, con sentenza depositata il 3 luglio scorso (n. 03366/2014REG.PROV.COLL.), ha messo la parola fine alla tormentata vicenda del concorso per il reclutamento dei Dirigenti scolastici in Abruzzo.
 
Avevamo a suo tempo criticato l’approccio del locale TAR nel motivare la sentenza di annullamento in primo grado della procedura concorsuale. Non riprendiamo adesso quelle considerazioni: ma siamo lieti di ritrovarle, espresse in termini non molto dissimili, nella sentenza d’appello resa dal Consiglio di Stato.
 
In una vicenda come questa, non c’è da gioire per nessuno. Che ci siano voluti tre anni e un’infinità di udienze per arrivare ad affermare un principio di buon senso – i concorsi li fanno le Commissioni – è cosa su cui c’è invece da riflettere per evitare che si ripeta in futuro.
 
Di un punto almeno sarà lecito rallegrarsi: che alla scuola abruzzese ed ai suoi utenti sia stata restituita serenità e certezza della guida per i prossimi anni. A questo, e non altro, dovrebbe tendere la Pubblica Amministrazione e di questo dovrebbero rendersi garanti i tribunali amministrativi.
 
Ai colleghi nominati lo scorso ottobre ed a quelli che saranno nominati con il prossimo settembre, i nostri auguri di buon lavoro.