Due nuovi e significativi successi in ambito giudiziario a favore del regolare svolgimento del concorso a dirigente: i TAR CAmpania (Napoli) e Sardegna hanno respinto con proprie ordinanze i ricorsi presentati avverso pretese irregolarità delle prove preselettive, dichiarando la propria incompetenza a giudicare in merito ad “atti che sono stati emanati da un organo centrale dello Stato ed hanno efficacia non territorialmente limitata”. Ciò significa che il giudizio nel merito dei ricorsi va svolto dinanzi al TAR del Lazio, tribunale amministrativo competente per per il contenzioso che riguarda, appunto, gli organi centrali delo Stato (nel nostro caso il MIUR, che ha emanato il bando).

L’Anp, che ha appoggiato i controricorrenti e si è costituita con loro nei due giudizi appena conclusi, esprime la propria soddisfazione circa la giustezza di una battaglia che, lo ricordiamo, è finalizzata unicamente ad agire nell’interesse delle tantissime scuole che – in assenza di una regolare conclusione del concorso – rimarrebbero prive per chissà quanto tempo di dirigenti regolarmente selezionati, nonchè a contribuire al rispetto delle regole ed a sostenere i diritti di chi ha diritti da tutelare.

D’altro canto, la motivazione indicata dai giudici dei due TAR nelle ordinanze che pubblichiamo (si vedano gli allegati) rende chiaro il fatto che la questione, però, è ancora lontana dalla chiusura. Ci sarà bisogno di intervenire ad opponendum quando si discuterà del merito dei ricorsi presso il TAR del Lazio, che sarà chiamato a pronunciarsi addirittura sulla richiesta di annullamento dell’intero concorso.

Per questo l’Anp continua la sua azione di sostegno al concorso ed ai candidati invitando tutti coloro che non hanno ancora aderito alla nostra iniziativa per la presentazione degli interventi ad opponendum a farlo al più presto. Occorre, infatti, non abbassare la guardia e continuare a promuovere la costituzione dei controinteressati in tutte le sedi ed in tutti i gradi di giudizio, in quanto un eventuale accoglimento nel merito (ricordiamo la scadenza del 31 gennaio in Lombardia) potrebbe provocare l’arresto – forse definitivo per molti anni a venire – della macchina concorsuale, con tutte le nefaste conseguenze sulla professione e sul profilo dei dirigenti oggi in servizio e sulle legittime aspettative dei docenti che aspirano alla dirigenza.

Le istruzioni per aderire e la modulistica sono riportate nel nostro comunicato del 29 novembre (cliccare qui).

Ricordiamo che possono costituirsi in giudizio o intervenire ad opponendum tutti i docenti ammessi, sia iscritti che non iscritti all’Anp.