Un altro passo in avanti sulla strada del rispetto delle regole e un nuovo successo dell’Anp impegnata a difendere il regolare svolgimento del concorso. Il TAR Puglia revoca la sua prima decisione di ammettere con riserva i ricorrenti e dichiara la propria incompetenza “considerato che l’impugnativa investe anche atti – quali il bando di concorso, le istruzioni relative alle modalità di svolgimento della prova preselettiva ed i criteri della sua valutazione, insieme ad ogni atto con cui sono stati adottati e selezionati i quesiti sottoposti ai candidati nella suddetta prova – che sono stati emanati da organo centrale dello Stato ed hanno efficacia non territorialmente limitata” (si vedano i porvvedimenti in allegato). Il risultato è che non vi saranno ammessi con riserva in Puglia a seguito dei ricorsi rigettati, come già ribadito per quelli esaminati la scorsa settimana in sede di appello presso il Consiglio di Stato.

Le prove scritte, quindi, si terranno regolarmente dopodomani 14 ed il 15, a dispetto di quanti – irresponsabilmente – hanno messo in campo tutti i pretesti possibili per non farle svolgere.

La nostra posizione è ben nota: non c’è alcun intendimento contrappositivo nei confronti dei tanti che non hanno passato la preselezione, ma solo la convinzione che l’Anp, come associazione professionale e come sindacato, debba contribuire al rispetto delle regole e sostenere i diritti di chi aveva diritti da tutelare, nella constatazione che la prova preselettiva, al di là delle imperfezioni già ampiamente rilevate, abbia comunque visto i candidati concorrere avendo tutti le stesse opportunità di successo e incontrando – ancora una volta, tutti – le stesse difficoltà.

Il risultato odierno si aggiunge e irrobustisce gli altri già raggiunti, ma la questione non è ancora chiusa.Ci sarà ancora bisogno di intervenire quando si dicuterà del merito dei ricorsi presso i TAR del Lazio e delle altre regioni (ricordiamo che sono state rigettate soltanto le richieste di sospensiva dell’esclusione dalle prove scritte), nonchè dinanzi al Consiglio di Stato quando questo sarà chiamato nuovamente a pronunciarsi.

Per questo invitiamo tutti coloro che non hanno ancora aderito alla nostra iniziativa per la presentazione degli interventi ad opponendum a farlo al più presto. Occorre, infatti, non abbassare la guardia e continuare a promuovere la costituzione dei controinteressati in tutte le sedi ed in tutti i gradi di giudizio, in quanto un eventuale accoglimento nel merito potrebbe provocare l’arresto – forse definitivo per molti anni a venire – della macchina concorsuale, con tutte le nefaste conseguenze sulla professione e sul profilo dei dirigenti oggi in servizio e sulle legittime aspettative dei docenti che aspirano alla dirigenza.

Le istruzioni per aderire e la modulistica sono riportate nel nostro comunicato del 29 novembre.

Ricordiamo che possono costituirsi in giudizio o intervenire ad opponendum tutti i docenti ammessi, sia iscritti che non iscritti all’Anp.