Ogni azione determina una reazione … contraria ma in questo caso non uguale, nonostante la ben nota legge della dinamica. Ma si sa, quando ad esser colpite  sono parti sensibili è difficile moderare i toni e la CISL non ce l’ha fatta. Noi restiamo lucidi e calmi, perché lo avevamo previsto.

 

Un’elezione è, per sua natura, un’espressione di democrazia e la motivazione del voto lo è altrettanto. Dispiace alla CISL, o si dovrebbe dire “brucia”, dai toni che usa nel suo comunicato, che il candidato a presiedere il CSPI non abbia raccolto un consenso unanime e per questa ragione attacca e accusa di presunzione chi con trasparenza e onestà intellettuale ha chiarito la posizione assunta. Risponde piccata la CISL al nostro comunicato di ieri, irritata dal nostro rifiuto a votare l’ex sindacalista di lunghissimo corso designato dal CNEL alla vigilia della sua chiusura.

 

Con una reattività da pachiderma la CISL dimostra di accorgersi solo adesso di quanto avevamo dichiarato quasi un anno fa nel programma elettorale. Quello stesso programma sul quale i candidati ANP a membri del CSPI sono stati votati dai colleghi con un consenso così ampio da farne i soli rappresentanti eletti in Consiglio per la categoria dei dirigenti. Delirio di autostima o mandato riconosciuto? Potevamo tradirlo? No, assolutamente no.

 

E non ci preoccupa, ma piuttosto ci onora il presunto isolamento nel quale è caduta la nostra dichiarazione di voto, poiché è la scelta coerente di chi si oppone all’evidente volontà di ripristinare il passato ricostruendo nel CSPI le logiche corporative e conservative del vecchio CNPI, tenuto in vita nonostante l’agonia a colpi di proroga.

 

Un’ultima osservazione sugli orizzonti di riferimento e sulla rappresentanza degli interessi generali: è nell’interesse della scuola e del Paese opporsi ad ogni cambiamento, respingere la valorizzazione e la carriera dei docenti, contrastare la legge di riforma che  assegna ai dirigenti le leve di gestione necessarie per una serena conduzione della vita della scuola, alimentando un clima di scontro tra dirigenti e docenti? Noi siamo convinti di no e con noi lo è la maggioranza dei dirigenti, che ci ha votato, e tanti docenti delle nostre scuole.