Finalmente, oggi pomeriggio alle 16.00, è stato sottoscritto definitivamente il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei dirigenti appartenenti all’Area V.

Come dice il verbale firmato «Le parti, preso atto che in data 7 aprile la Corte dei Conti ha reso certificazione positiva sull’ipotesi di Accordo relativa al CCNL in oggetto già sottoscritta il 9 marzo 2006, segnalando tuttavia la necessità di una parziale modifica dell’Art.42 [Responsabilità civile e patrocinio legale- NdR] …, procedono alla firma definitiva dell’allegato CCNL per il personale appartenente all’Area V della Dirigenza, relativo al quadriennio normativo 2002-2005 e al primo biennio economico 2002-03».

Sempre oggi pomeriggio è stato firmato anche il CCNL secondo biennio economico 2004-05.

A conclusione di una vicenda contrattuale che ha dell’incredibile, denunciamo, ancora una volta, il fallimento dell’attuale sistema di contrattazione.

L’Anp e la CIDA concordano sul fatto che debbano essere radicalmente cambiate le regole che attualmente governano le relazioni sindacali nel pubblico impiego: non si può più tollerare che i contratti vengano stipulati regolarmente in “Zona Cesarini” ed, ormai sistematicamente per i contratti dei dirigenti, addirittura dopo la scadenza.

Per quanto riguarda l’odierna sigla contrattuale, bisogna segnalare che sono stati sottoscritti due contratti:

  1. contratto normativo per il quadriennio 2002-2005 e primo biennio economico (2002-2003);
  2. secondo biennio economico 2004-2005.

Come detto, sono state apportate modifiche all’art.42 del contratto (sono state cancellate le parole «comprensiva del danno erariale»). Si tratta di un atto di masochismo per la la P.A.. Infatti, la Corte dei conti dichiara preferibile la persecuzione del dirigente ai fini del ristoro del danno, rispetto al ristoro dovuto dall’assicurazione: come dire che è preferibile l’incerto in luogo del certo.

Comunque, in fase di stipula dei contratti Anp/Cida, Flc/Cgil, Cisl/scuola e Snals/Confsal hanno sottoscritto due dichiarazioni a verbale, che si trovano negli allegati, relativi alla retribuzione dei dirigenti in servizio all’estero e all’assicurazione per la responsabilità civile e il patrocinio legale per tutti i dirigenti.

Da oggi, come già detto nella notizia dello scorso 4 aprile, saremo impegnati per far corrispondere gli incrementi e gli arretrati quanto prima in busta paga.

Infine, siamo molto soddisfatti perché la Corte dei conti non ha messo in discussione né la retribuzione per gli incarichi aggiuntivi di reggenza (circa 650 euro al mese a carico della fiscalità generale, cui si aggiungeranno i compensi previsti dai contratti integrativi regionali), né l’assegno ad personam per i vincitori di concorso in ruolo dal 1.9.2004. A questo proposito, per concludere, vogliamo ribadire che detto assegno va calcolato solo sulla parte fissa della retribuzione, altrimenti al danno di avere assegnata una scuola grande e complessa si aggiugerebbe la beffa di un assegno ad personam ridotto. L’intera questione dovrà essere affrontata a livello di contrattazione integrativa nazionale presso il MIUR.