Il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, recante “Attuazione della legge 4 marzo 2009, n.15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”, è stato pubblicato nella G.U. n.254 del 31.10.2009 (S.O. n. 197) ed entrerà in vigore il 15 novembre prossimo.

Al momento della pubblicazione della legge delega in G.U. lo scorso 5 marzo 2009 avevamo segnalato le principali novità che sarebbero state oggetto del decreto attuativo e che sono state puntualmente riprese. In particolare:

  • la riforma del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni;
  • il riordino della contrattazione collettiva e integrativa; la riduzione del numero dei comparti e delle aree di contrattazione (quattro secondo il decreto); la riduzione della durata dei contratti a tre anni sia ai fini giuridici che economici;
  • l’estensione della valutazione a tutto il personale e alle strutture, nonché ai comportamenti organizzativi dei dirigenti;
  • l’introduzione di principi e criteri finalizzati a favorire il merito e la premialità; la definizione di percentuali minime di risorse da destinare al merito e alla produttività, evitando la corresponsione generalizzata ed indifferenziata di indennità e premi incentivanti a tutto il personale;
  • la modifica della disciplina della dirigenza pubblica utilizzando anche i criteri di gestione e di valutazione del settore privato; la competenza dei dirigenti nella valutazione del personale e conseguente riconoscimento degli incentivi alla produttività; la previsione che la componente della retribuzione legata al risultato sia fissata, nel medio periodo, per i dirigenti in una misura non inferiore al 30 per cento della retribuzione complessiva; il divieto di corrispondere l’indennità di risultato ai dirigenti qualora le amministrazioni di appartenenza non abbiano predisposto sistemi di valutazione dei risultati;
  • la modifica del regime delle sanzioni disciplinari e della responsabilità dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, al fine di contrastare i fenomeni di scarsa produttività ed assenteismo; la semplificazione delle fasi dei procedimenti disciplinari, con particolare riferimento a quelli per le infrazioni di minore gravità; l’introduzione di meccanismi rigorosi per l’esercizio dei controlli medici, compreso il licenziamento del medico che concorra alla falsificazione dei documenti attestanti la malattia o non rispetti i canoni di diligenza professionale nell’accertamento della patologia; riaffermare l’obbligo, per il personale a contatto con il pubblico, di indossare un cartellino identificativo;
  • l’introduzione di nuove norme in materia di trasparenza, privacy e semplificazione degli atti amministrativi;
  • l’introduzione della “class action” nel pubblico impiego;
  • il riordino del CNEL e della Corte dei Conti.

Per quanto riguarda la premialità ed il riconoscimento del merito degli insegnanti c’è bisogno di un ulteriore decreto attuativo e così pure per l’introduzione della “class action”.

Tutte le altre disposizioni del decreto sono, invece, immediatamente applicabili anche al personale del comparto scuola. Tra queste:

  • la proroga degli organismi di rappresentanza del personale (RSU) e, conseguentemente, il rinvio delle elezioni da tenersi entro il 30 novembre 2010;
  • le nuove procedure disciplinari per tutto il personale, docenti e personale ATA inclusi, e le rispettive sanzioni (fino alla sospensione per 10 giorni) che verranno affidate ai dirigenti;
  • l’allargamento delle responsabilità dei dirigenti;
  • la modifica del modello delle relazioni sindacali.

In allegato pubblichiamo il testo del D.Lgs. 150.