Si è svolto oggi il previsto incontro fra le OO.SS. rappresentative e l’Amministrazione, avente ad oggetto un confronto su due questioni:

  1. esami di Stato conclusivi del primo ciclo (licenza media)

  2. applicazione comma 605 lettera f della legge finanziaria (orario di lezione negli istituti professionali)

Sul primo punto, l’Amministrazione ha anticipato una serie di ipotesi circa lo svolgimento degli esami di licenza media, ai quali quest’anno si presentano per la prima volta gli studenti che hanno seguito gli studi secondo il nuovo modello introdotto dal D.Lgs. 59/94.

All’attenzione, in particolare, la questione della tipologia di prove da sostenere sulle due lingue straniere. In aggiunta, vi è stato un ampio scambio di opinioni sulle schede di valutazione da utilizzare, nonché sui contenuti e l’impostazione della prevista attestazione di competenze.

L’Anp ha sostenuto che entrambe le lingue debbono essere oggetto di valutazione in sede di esame, ma che le modalità di svolgimento delle prove devono essere rimesse all’autonoma scelta delle scuole, in coerenza con il progetto di istituto.

Per quanto riguarda l’attestazione di competenze, ha sostenuto che sia opportuno predisporre un modello nazionale solo per quanto riguarda le competenze di base sul possesso delle quali tutti gli studenti in uscita dal primo ciclo devono essere valutati: fermo restando che le scuole devono avere la facoltà di integrare tale attestazione con annotazioni relative all’arricchimento dell’offerta formativa eventualmente attuato, o comunque alla diversificazione dei rispettivi POF.

L’Amministrazione ha reso noto di aver inviato al CNPI una bozza di circolare in merito alle diverse ipotesi. L’adozione del parere è prevista per l’8 marzo.

Le OO.SS. hanno chiesto di ricevere a loro volta copia della bozza e si sono riservate di formulare eventuali osservazioni in merito dopo averla esaminata.

Sul secondo punto, l’Amministrazione non ha ancora predisposto alcun testo: si è quindi limitata ad illustrare gli scenari derivanti dalla previsione (contenuta nella legge finanziaria) di una revisione dei piani orario degli istituti professionali. Tale revisione, che nel testo di legge rimane indeterminata nei suoi contenuti, è però quantificata nella relazione tecnica che accompagna la legge come una riduzione di 4 ore settimanali nell’orario curricolare.

Questo solleva una serie di questioni, che si intersecano con altre, come l’innalzamento dell’obbligo, la determinazione degli organici di istituto, il contenimento della dispersione e degli abbandoni, gli interventi in materia di istruzione tecnica e professionale contenuti nel decreto sulle liberalizzazioni, ed altre ancora.

Le OO.SS. presenti hanno espresso tutte le loro riserve di metodo e di merito circa la scelta di intervenire in una materia così delicata attraverso strumenti generici e con ogni probabilità inidonei.

In assenza di qualunque bozza di testo da discutere, non sono stati espressi ulteriori apprezzamenti nel merito. Tutte le sigle presenti si sono riservate di far pervenire eventuali riflessioni nei prossimi giorni.