Il giorno 11 febbraio si è tenuto al MIUR un incontro tra il Ministro Gelmini e le organizzazioni sindacali per un confronto sulle principali tematiche relative ai provvedimenti attuativi dell’art. 64 della legge n. 133/08. In tale sede il Ministro ha evidenziato la necessità di acquisire proposte sulle modalità di applicazione dei regolamenti (in particolare sul primo ciclo di istruzione e sul riordino della rete scolastica) che saranno emanati dopo una seconda lettura da parte del Consiglio dei Ministri. Vista la complessità dei temi in evidenza il Ministro ha annunciato l’emanazione di un atto di indirizzo con la finalità di chiarire i punti problematici e di riaffermare la centralità dell’autonomia delle scuole per la soluzione dei medesimi.

Il presidente Giorgio Rembado, che ha guidato la delegazione dell’Anp, dopo aver preso atto della complessità e dell’intreccio di temi posti all’attenzione del tavolo di confronto, quali quelli relativi a organici, risorse, precariato, ha sottolineato alcuni punti prioritari:

  • la necessità di non perdere di vista, anche in questo momento difficile e di crisi, l’impegno per una riqualificazione del servizio scolastico, in quanto ciò sarebbe davvero lesivo degli interessi dell’intero paese, non solo degli alunni e del personale;
  • la necessità, nei provvedimenti che saranno emanati, di sostenere l’autonomia delle scuole soprattutto dal punto di vista dell’organizzazione della didattica, evitando di dare, dal centro, indicazioni nel merito. Gli organici dovranno infatti essere assegnati secondo il principio dell’organico funzionale che salvaguarda le scelte della scuola e le sue prerogative;
  • la necessità di riproporre,da subito, il tema del recupero dei risparmi, ben oltre il 30%, e del reinvestimento delle risorse derivanti dalle economie di sistema dovute all’attuazione dell’art. 64;
  • l’urgenza dell’apertura di tavoli tecnici su tutte le materie citate nell’incontro, ma anche sulle questioni più generali relative alle riforme dei curricoli;
  • l’opportunità di sostenere una sperimentazione, con relativa valutazione degli esiti, per quanto riguarda il secondo Ciclo, visto il rinvio dei regolamenti sul medesimo;
  • la necessità di investire nella formazione del personale docente, soprattutto della scuola primaria, visto che a settembre prossimo partirà il nuovo ordinamento.

Il Ministro, nella replica, ha dichiarato di concordare con le proposte espresse dal presidente Rembado, in particolare per quanto riguarda la riqualificazione del servizio ed ha ribadito il proprio impegno per sostenere l’autonomia.