Con l’informativa fornita il 30 novembre ed il 14 dicembre 2011 la Direzione generale per la politica finanziaria e per il bilancio ha illustrato alle organizzazioni sindacali dell’Area V i criteri ed i principi seguiti per stabilire la consistenza del Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato e la successiva ripartizione regionale.

La novità negativa illustrata nei due incontri è la norma contenuta nell’art. 9, comma 2-bis, D.L. 78/2010 (L.122/2010) e i successivi chiarimenti ed indirizzi applicativi forniti dalla Ragioneria Generale dello Stato con CM n.12 del 15 aprile 2011.

Il comma 2-bis prescrive: «A decorrere dal 1° gennaio 2011 e sino al 31 dicembre 2013 l’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, di ciascuna delle amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non puo’ superare il corrispondente importo dell’anno 2010 ed e’, comunque, automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio.»

L’amministrazione ha chiarito che nel determinare il Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato si è dovuta attenere alle disposizioni sopra citate, così come è stato fatto o sarà fatto da tutte altre amministrazioni pubbliche.

Pertanto il nuovo importo del Fondo non solo non sarà incrementato dalla RIA dei dirigenti cessati dal servizio, ma dovrà essere ridotto tenendo conto della diminuzione del numero dei dirigenti scolastici passati da 9625 media 2010 a 8898 media 2011. Conseguentemente il Fondo nazionale passa da 145.879.833,18 a 142.657.137,36. L’originario conteggio dell’amministrazione di importo molto inferiore è stato ricalcolato secondo i parametri proposti dalle organizzazioni sindacali.

La successiva ripartizione regionale è stata fatta con la stessa procedura utilizzata nel 2010.

Pubblichiamo in allegato la nota della Direzione generale per la politica finanziaria e per il bilancio con la tabella di ripartizione regionale del fondo.

L’Anp è impegnata fin da ora affinché nella contrattazione integrativa regionale le risorse residue, dopo l’accantonamento della retribuzione di posizione fissa e variabile dei dirigenti in servizio e delle indennità di reggenza, confluiscano nella retribuzione di risultato, l’unica che può cresce in regime di blocco delle altre retribuzioni fisse e ricorrenti.

Con riferimento alla situazione che si sta delineando a danno dei dirigenti della scuole per effetto delle recenti manovre, le organizzazioni sindacali dell’Area V hanno sottoscritto il seguente comunicato unitario.

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COMUNICATO UNITARIO DELLE OO.SS. RAPPRESENTATIVE DELL’AREA V

Le OO.SS. FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS CONFSAL e ANP CIDA, rappresentative dell’Area V, considerano estremamente penalizzante per i dirigenti scolastici il risultato dell’applicazione dell’art. 9 comma 2 bis del D.L. 78/2010 (L.122/2010) e della successiva CM della Ragioneria Generale dello Stato n.12/2011 sulla determinazione del fondo nazionale per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici

Le OO.SS pur considerando positivi i miglioramenti ottenuti nel confronto informativo ritengono necessario che le norme che penalizzano di dirigenti scolastici siano profondamente cambiate.

Il blocco dei contratti e la decurtazione delle risorse per il salario accessorio del personale del pubblico impiego sono misure deprecabili in sé sulle quali i sindacati dell’Area V ribadiscono il dissenso e la contrarietà già espressi dalle rispettive Confederazioni di appartenenza. Quelle misure diventano particolarmente inique ed odiose quando si applicano ai dirigenti dell’Area V, già penalizzati rispetto alle altre dirigenze pubbliche per una retribuzione di posizione nettamente inferiore sia nella parte fissa che variabile, per una retribuzione di risultato largamente inadeguata e per la diversità di trattamento economico esistente all’interno della categoria.

Per questi motivi i sindacati dell’Area V sono impegnati perché nelle contrattazioni integrative regionali siano utilizzate tutte le risorse disponibili e sia garantito il mantenimento della retribuzione di posizione dei dirigenti scolastici in servizio.