I MANAGER CONDANNANO
QUESTA POLITICA

Non solo protesta, ma soprattutto proposte consegnate da CIDA al
Capo dello Stato. Fuori dal Quirinale oltre 300 ombrelli azzurri aperti in
segno dimostrativo per dar forza alle idee e al ruolo dei dirigenti.

 

Roma, 11 dicembre 2013. “Questa classe politica si è dimostrata
incapace di avere un progetto per risollevare il Paese, interpretare le
esigenze dei cittadini e mantenere gli impegni. Noi bocciamo questa Legge di
Stabilità e gran parte di questa classe politica nella quale non riconosciamo i
nostri valori (impegno, responsabilità, merito e rispetto dei patti), quelli
dell’Italia produttiva. Il rigore cieco e senza prospettive è servito solo a
far cassa, a mantenere lo status quo e strangolare il Paese. Per nascondere le
sue colpe, questa classe politica ha alimentato una demagogica caccia a chi
meritatamente ha redditi e pensioni più elevati, alla classe produttiva del
Paese. Per questo la accusiamo di essere miope e incapace di agire con equità,
innovazione e lungimiranza e di guardare all’interesse generale”. Così
Silvestre Bertolini, Presidente CIDA – Manager e Alte Professionalità per
l’Italia, ha aperto oggi a Roma l’Assemblea pubblica dei dirigenti italiani,
dinnanzi a quasi 700 presenti, per chiedere una forte discontinuità e, quindi,
un deciso cambiamento della Legge di Stabilità e dell’azione dell’Esecutivo
sulle quali oggi il Governo chiede la fiducia in Parlamento. 

Al termine del discorso introduttivo di Bertolini, in cinque, tre
manager in attività, di cui uno under 35, e due in pensione, hanno esposto
cinquanta motivi per sfiduciare il Governo e la Politica. I motivi, per citarne
alcuni: nessuna riforma elettorale, della pubblica amministrazione e del ruolo
dei dirigenti pubblici; nessuna valorizzazione del patrimonio culturale, del
merito, della responsabilità e della competenza; utilizzo dei pensionati e dei
contribuenti onesti come bancomat. 

A seguire un intervento di Alberto Brambilla, esperto di
previdenza e fisco, che ha confermato come in Italia il 14% dei contribuenti
con redditi più alti dichiari il 53% delle imposte e come vi siano 31 milioni
di persone che dichiarano di vivere con meno di 10mila euro all’anno. Insomma,
siamo alla beffa. Sono interventi tra gli altri anche l’onorevole Gianpaolo
Galli e l’Onorevole Gianfranco Polillo. 

Al termine è stata approvata una mozione con le proposte per il
Paese, che una delegazione guidata dal Presidente Bertolini ha consegnato al
Quirinale. Nel frattempo circa 300 partecipanti all’Assemblea CIDA, recatisi
nelle piazza del Quirinale, hanno aperto ognuno un ombrello azzurro in segno di
protesta.

CIDA – Manager e Alte Professionalità per
l’Italia
 
è la Confederazione sindacale che rappresenta unitariamente a livello
istituzionale 800mila dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e
del privato.
La nuova CIDA nasce formalmente il 4
luglio 2012 e tiene l’11 luglio 2012 l’Assemblea Costituente che ha eletto il
Presidente e gli altri organi. CIDA – Manager e Alte Professionalità per
l’Italia
vuole promuovere e accrescere il dialogo, la concertazione, la
partecipazione e il coinvolgimento quale interlocutore unitario del management
e le alte professionalità verso istituzioni e compagini politiche e sociali.
Vuole soprattutto portare il contributo dei manager e delle alte professionalità al rilancio del
Paese.

Le Federazioni aderenti a CIDA – Manager e Alte
Professionalità per l’Italia
sono: FEDERMANAGER,
MANAGERITALIA, FP-CIDA, CIMO-ASMD, SINDIRETTIVO BANCA CENTRALE, FIDIA, FENDA,
FNSA, FEDERAZIONE 3° SETTORE CIDA, SAUR.