Il 14 maggio si è tenuto, presso il MIUR, un incontro di informativa su:

  • schema di regolamento per la ridefinizione dell’assetto organizzativo didattico dei Centri di istruzione per adulti
  • linee guida per gli istituti tecnici e professionali con la presentazione dei risultati dei seminari di studio organizzati dal MIUR
  • istituti tecnici superiori: presentazione dello stato dell’arte in merito alla loro attivazione
  • istruzione e formazione professionale: ruolo sussidiario degli istituti professionali.

L’incontro si è svolto alla presenza della Dott.ssa Maria Grazia Nardiello, Direttore generale per l’istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle regioni.

E’ stato fatto un quadro complessivo sullo sviluppo degli ordinamenti con sottolineatura particolare sugli istituti tecnici e professionali per i quali prosegue il lavoro di preparazione di linee guida che costituiranno punto di riferimento per la progettazione delle scuole a partire dal primo settembre 2010. Gli istituti tecnici e professionali avranno a disposizione schede contenenti gli obiettivi in forma di risultati di apprendimento, corredati di indicazioni sulle abilità e conoscenze utili per il loro conseguimento. Il riferimento sarà comunque alle strategie europee su Vocational Educational Training. Entro il 2012 sarà definito il framework dei titoli e delle qualifiche. Nei prossimi giorni sul sito dell’ANSAS saranno disponibili le schede sull’articolazione dei risultati di apprendimento (e conoscenze e abilità) anche per gli istituti professionali e sarà possibile intervenire con proposte e suggerimenti fino al 3 giugno prossimo.

Nella successiva fase di accompagnamento delle innovazioni saranno utilizzati mezzi di comunicazione diretta con i docenti sulle problematiche più importanti. E’ in elaborazione una scheda per costruire percorsi di correlazione su alcune discipline di area comune tra gli istituti tecnici e i licei (italiano, lingua comunitaria, matematica, storia).

Sull’istruzione degli adulti si prevede una consistente revisione dell’attuale schema di regolamento con l’inserimento anche dei percorsi liceali all’interno dei costituendi centri, in modo da offrire la gamma più ampia di possibilità di acquisizione di titoli e di certificazioni. Si prevede quindi un’attuazione graduale del dispositivo con una fase transitoria consistente.

Sugli istituti tecnici superiori, è stata prospettata la complessità dell’attuazione della norma anche per le competenze che attengono alla regioni, il che comporta accordi sui tavoli di confronto, ma anche attente valutazioni delle proposte che provengono dalla regioni medesime. I partenariati da costituire, nella forma di fondazioni di partecipazione, sono complessi e comunque implicano l’impegno anche economico di tutti i partecipanti: sono necessarie infatti sedi autonome, laboratori attrezzati e partenariati solidi. Si tratta infatti di costituire un nuovo ordinamento a livello di specializzazione.

Su Istituti professionali e formazione professionale, la situazione è complessa, anche se alcune indicazioni più certe provengono dall’accordo siglato in sede di Conferenza unificata Stato – regioni. Sono infatti necessari provvedimenti da parte delle singole regioni (nella forma di legge regionale) per l’attivazione dei percorsi che portano alle qualifiche professionali, ma le regioni, attualmente, hanno tempi diversi e velocità diverse di esecuzione. Devono essere infatti definiti i livelli essenziali di prestazione ed un regolamento che fissi i punti chiave per la vigilanza sugli stessi. Alcuni nodi potrebbero essere sciolti nei prossimi incontri con la conferenza unificata, entro il mese di maggio.

Vista la complessità delle problematiche oggetto dell’informativa, da parte di Anp sono state sollecitate soluzioni rapide per dare al più presto alle scuole risposte alle preoccupazioni espresse da dirigenti e docenti sull’assetto del servizio nel prossimo anno. Molti sono infatti i punti da chiarire ed i tempi prima dell’inizio del nuovo anno scolastico sono ristretti, mentre le decisioni da prendere per la migliore organizzazione del servizio sono urgenti.

L’incontro è terminato con il rinvio ad uno successivo all’espressione dei pareri, sulle materie previste, da parte delle commissioni parlamentari. Sono stati consegnati documenti sugli argomenti trattati per approfondire gli aspetti particolari delle materie più complesse, soprattutto quelle che riguardano intrecci di competenze tra MIUR e regioni.