(AGI) – Roma, 20 lug. – I presidi italiani -sono totalmente|contrari a qualsiasi ipotesi di riduzione dei poteri dei|dirigenti scolastici in materia di responsabilita’ disciplinare|del personale-. E’ quanto scrive l’Anp (Associazione nazionale|presidi) in una lettera inviata al ministro dell’Istruzione,|Marco Bussetti. -Tale ipotesi – affermano i presidi – e’ stata|formulata dai sindacati confederali nel corso della sequenza|contrattuale, avviata presso l’Aran, finalizzata alla|definizione del codice disciplinare dei docenti. Ogni|riferimento alla tutela della liberta’ di insegnamento, oltre|che chiaramente pretestuoso, e’ infondato e irrealistico: non|esiste casistica al riguardo. L’Anp – si sottolinea nella|lettera – non puo’ accettare questo nuovo attacco alle|prerogative dirigenziali che punta alla eliminazione, di fatto,|della responsabilita’ disciplinare dei docenti nei confronti|proprio degli illeciti piu’ frequenti: quelli di minore|gravita’, punibili con la sospensione dal servizio fino a dieci|giorni. E’ di tutta evidenza, infatti, che gli uffici|scolastici territoriali non dispongano delle risorse umane|idonee a garantire un tempestivo ed efficace esercizio|dell’azione disciplinare nei confronti di tali illeciti.| Mi corre l’obbligo di ricordare che gia’ nel 2006, in|vigenza del sistema disciplinare di cui si chiederebbe il|ripristino, la Corte dei conti aveva messo in luce il|sostanziale annullamento della responsabilita’ disciplinare|nel comparto scuola e aveva severamente censurato l’evidente|disvalore educativo che questo comportava-. L’Anp |chiede al ministro un incontro e inoltre di -intervenire a|sostegno del mantenimento dei poteri disciplinari dei dirigenti|scolastici, poteri indispensabili per gestire correttamente la|realta’ scolastica e per tutelarne l’utenza.| (AGI)|Noc|201742 LUG 18||NNNN|
||(DIRE) Roma, 20 lug. – Una lettera per esprimere -la totale|contrarieta’ dell’Aassociazione nazionale Presidi a qualsiasi|ipotesi di riduzione dei poteri dei dirigenti scolastici in|materia di responsabilita’ disciplinare del personale. Tale|ipotesi e’ stata formulata dai sindacati confederali nel corso|della sequenza contrattuale, avviata presso l’Aran, finalizzata|alla definizione del codice disciplinare dei docenti-. Inizia|cosi’ la missiva del presidente dell’Anp, Antonello Giannelli|indirizzata al ministro Marco Bussetti. | -Ogni riferimento alla tutela della liberta’ di insegnamento-|prosegue Giannelli- oltre che chiaramente pretestuoso, e’|infondato e irrealistico: non esiste casistica al riguardo. L’Anp|non puo’ accettare questo nuovo attacco alle prerogative|dirigenziali che punta alla eliminazione, di fatto, della|responsabilita’ disciplinare dei docenti nei confronti proprio|degli illeciti piu’ frequenti: quelli di minore gravita’,|punibili con la sospensione dal servizio fino a dieci giorni. È|di tutta evidenza, infatti, che gli uffici scolastici|territoriali non dispongano delle risorse umane idonee a|garantire un tempestivo ed efficace esercizio dell’azione|disciplinare nei confronti di tali illeciti-.| -Mi corre l’obbligo di ricordare che gia’ nel 2006, in vigenza|del sistema disciplinare di cui si chiederebbe il ripristino, la|Corte dei conti aveva messo in luce il sostanziale annullamento|della responsabilita’ disciplinare nel comparto scuola e aveva|severamente censurato l’evidente disvalore educativo che questo|comportava. La ratio della previsione normativa di cui al comma|9-quater dell’articolo 55-bis del decreto legislativo 165/2001,|d’altronde, trae origine proprio dalle specifiche peculiarita’|del sistema scolastico: capillare distribuzione geografica ed|elevata consistenza dell’organico complessivo (oltre un milione|di dipendenti in servizio presso le scuole). Le chiedo pertanto|di intervenire a sostegno del mantenimento dei poteri|disciplinari dei dirigenti scolastici, poteri indispensabili per|gestire correttamente la realta’ scolastica e per tutelarne|l’utenza-, conclude il presidente Anp.| (Uct/ Dire)|17:25 20-07-18||NNNN|
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