In una nota indirizzata il 28 novembre ai Direttori degli USR (prot. n. AOODGPER22717, vedi allegato), il Ministro Fioroni arriva alla naturale e ultima conseguenza della sua impostazione circa l’attuazione operativa del recupero dei debiti formativi da parte degli alunni: alla fine, chi dovrebbe pagare per l’eventuale mancato raggiungimento di questo “obiettivo strategico” sarebbero i dirigenti delle scuole.

La logica, tutta amministrativa e burocratica, dell’O.M. n. 92 già lasciava presagire una simile conclusione: si individua il dirigente come l’unico soggetto portatore di una responsabilità precisa, ma di fatto lo si tiene fuori del novero dei decisori ed anche degli organizzatori delle attività di recupero; la sua figura, quando viene evocata dall’Ordinanza (per lo più indirettamente), appare come quella di un esecutore o – al massimo – di un mediatore fra una folla di punti di vista, pareri, contrattazioni, criteri, modalità ed altro. Con l’aggravante dello squilibro fra i compiti connessi alla sua funzione e gli strumenti e le risorse disponibili per farvi fronte.

L’Anp rifiuta nettamente questa logica e a maggior ragione il tono minaccioso della nota in oggetto, che prefigura sanzioni e conseguenze di tipo economico per i dirigenti delle scuole.

Sanzioni e conseguenze che sono peraltro prospettate dal Ministro in maniera infondata. Infatti, i Direttori degli USR non possono procedere ad alcuna valutazione in quanto l’Amministrazione non ha provveduto ad adottare i criteri e le procedure per la costituzione del sistema che dovrebbe attuarla, come previsto daall’art. 20, comma 2, del CCNL Area V.

Per tutte queste ragioni, l’Anp ha indirizzato oggi al Ministro la lettera che pubblichiamo di seguito e ha diramato un comunicato stampa sulla questione, chiedendo il ritiro della nota e dell’OM. 92 o, quanto meno, una loro radicale revisione.

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Roma, 30 novembre 2007

On. Giuseppe Fioroni

Ministro della Pubblica Istruzione

e p.c. Dott. Giuseppe Cosentino

Capo Dipartimento

Ministero della Pubblica Istruzione

Viale Trastevere, 76/ a

00153 Roma

Oggetto: Nota del 28 novembre 2007, Prot. N. AOODGPER22717

L’Anp, venuta a conoscenza della Sua nota citata in oggetto e inviata per competenza ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali, ritiene proprio dovere esprimere le seguenti valutazioni in merito:

  • l’invito ai DD.GG. degli USR ad informare i dirigenti scolastici che gli interventi di sostegno e di recupero costituiscono elemento primario di valutazione ai fini della «retribuzione dell’indennità di risultato» e del conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali, assume una spiacevole ed inopportuna valenza minatoria, che rischia di ottenere effetti opposti rispetto a quello dichiarato di assicurare la più efficace realizzazione degli obiettivi contenuti nel Decreto n. 80 del 3 ottobre 2007;
  • l’invito appare altresì infondato e inapplicabile per la ragione che l’Amministrazione non ha provveduto ad adottare i criteri generali e le procedure che devono informare il sistema di valutazione, così come previsto dall’art. 20, comma 2, della CCNL dell’Area V, fatto che impedisce ai Direttori Generali degli USR di attivare alcuna iniziativa che abbia carattere valutativo e sanzionatorio;
  • l’Amministrazione avrebbe dovuto farsi carico, innanzitutto, dell’esigenza di fornire ai dirigenti delle scuole gli strumenti e le risorse necessari per raggiungere gli obiettivi assegnati; al contrario, con l’OM n. 92, si è seguita la strada di una eccessiva prescrittività delle procedure e parcellizzazione dei ruoli, che è andata esattamente nel senso opposto all’esigenza di una forte regia degli interventi da attivare;
  • il richiamo improprio ad interventi valutativi in capo ai dirigenti delle scuole rischia, infine, di compromettere per sempre un tema, quello della valutazione, che faticosamente in questi anni si è tentato di introdurre nel sistema scolastico.

Per l’insieme delle considerazioni esposte Le chiediamo, signor Ministro, di voler disporre la revoca della Nota in questione o la cancellazione dell’ultimo capoverso e che, parallelamente, voglia intervenire (come d’altronde già da noi richiesto con Nota del 9 novembre) per il ritiro o per una radicale revisione del testo dell’OM n. 92, che liberi le scuole da un carico inopportuno di procedure e restituisca loro la piena responsabilità nel definire le modalità operative delle indicazioni loro trasmesse.

Giorgio Rembado

Presidente nazionale Anp