Una recente nota della CIVIT – relativa alle modalità di comunicazione che le Pubbliche Amministrazioni devono seguire per comunicare il nominativo del Responsabile anticorruzione – ci ricorda che la questione, per quanto riguarda le istituzioni scolastiche, è tuttora aperta.
 
L’Anp ebbe a segnalare per prima, con una lettera indirizzata lo scorso 15 febbraio all’allora Ministro Profumo, l’inattuabilità nelle scuole delle norme in materia di nomina del Responsabile anticorruzione (e, più ancora, delle disposizioni attuative emanate dalla Funzione Pubblica).
 
Quella presa di posizione fu condivisa dal MIUR, che qualche settimana dopo indirizzò alla Funzione Pubblica una richiesta di interpretazione autentica, di cui pure abbiamo dato notizia sul sito.
 
Da allora, silenzio. Ormai i termini fissati (31 marzo) sono largamente superati: ma i dirigenti delle scuole si trovano tuttora stretti fra un adempimento prescritto (e soggetto a sanzioni in caso di mancato seguito) e la sua pratica inattuabilità. Un nodo che andrebbe sciolto al più presto, nell’interesse di tutti.
 
E’ per questo motivo che il presidente Anp, Giorgio Rembado, ha indirizzato una nota al nuovo Ministro, Maria Chiara Carrozza, ed al responsabile del Ministero per la Pubblica Amministrazione, Gianpiero D’Alia, per sollecitarli ad assumere al più presto una posizione chiarificatrice in merito.