Questa mattina è ripreso, presso la sede dell’ARAN, il negoziato per il rinnovo del CCNL dell’Area V. Nella prima parte della mattina si è tenuto un incontro di carattere tecnico che, oltre alle parti negoziali, ha visto anche la presenza del MIUR. Tema del tavolo è stata la verifica della situazione relativa alla cosiddetta incapienza dei Fondi regionali finalizzati alla retribuzione accessoria dei dirigenti delle scuole. È stata ventilata una soluzione al problema che, come sempre sostenuto dall’ANP, deve avere carattere extracontrattuale, nel senso che la soluzione non deve avere alcun tipo di ripercussione sull’uso delle risorse messe a disposizione del contratto. È stata anche valutata la situazione dei CIR nelle diverse realtà regionali ed anche i diversi livelli che la retribuzione di posizione e di risultato raggiunge a seconda della regione e delle disponibilità del relativo fondo. Si è convenuto di sottoporre la situazione che è stata evidenziata ad una attenta riflessione in modo da individuare soluzioni che possano porre rimedio a squilibri e ad ulteriori problemi di carattere amministrativo-contabile.

L’ANP ha rilevato che l’eventuale soluzione, al momento soltanto abbozzata, al problema dei fondi regionali elimina uno dei problemi pregiudiziali che costituiscono oggettivo ostacolo al rinnovo contrattuale, ma restano sul tappeto altre due questioni che l’Associazione giudica altrettanto pregiudiziali: il consolidamento dell’assegno ad personam dei dirigenti provenienti da incarico di presidenza e l’intervento perequativo a favore dei neodirigenti del concorso ordinario provenienti direttamente dal ruolo docente. Anche in questo caso l’ANP sostiene con determinazione che per risolvere le due questioni, che hanno origine amministrativa e non negoziale, non è possibile utilizzare le risorse del contratto, la cui destinazione naturale deve restare il parziale recupero a vantaggio dell’intera categoria dei tassi inflattivi registrati dal 2006 ad oggi.

Nella successiva riunione al tavolo negoziale l’ARAN ha riportato i risultati del tavolo tecnico, valutandoli positivamente come sblocco del problema che aveva rallentato il negoziato e come impulso a riprendere e a concludere in tempi ravvicinati la trattativa. Ha inoltre dato informazione dell’interruzione della trattativa dell’Area I, aggiungendo che la cosa non ha necessariamente influenza sull’Area V.

L’ANP ha ribadito che, pur apprezzando la disponibilità del MIUR ad individuare una soluzione al problema dei fondi regionali, restano da sciogliere i nodi relativi alle altre due questioni pregiudiziali, che non è possibile mettere da parte. Esistono, poi, altri problemi che attendono risposta e che non favoriscono una rapida conclusione dei lavori. Il decreto legislativo attuativo della legge n. 15/09 sta per introdurre specifiche norme relative alla responsabilità disciplinare che interesseranno tutta la dirigenza pubblica (e questo è uno dei motivi dello stop al negoziato dell’Area I). Non è ancora arrivato dal MIUR il documento di proposta per la modifica dell’art. 20 sulla valutazione dei dirigenti scolastici, tema sul quale l’ANP ha presentato nei precedenti incontri specifiche proposte emendative al vecchio testo. Resta da migliorare la disciplina dei dirigenti all’estero, superando le resistenze del MAE ad apportare cambiamenti all’articolato vigente.

L’ANP ha quindi dichiarato che l’insieme di queste situazioni, al quale va aggiunto il problema mai affrontato fino a questo momento della perequazione esterna ( i prossimi rinnovi contrattuali rischiano di ampliare ulteriormente la forbice tra l’Area I e l’Area V), richiede l’apertura di una fase di approfondimento e di messa a punto delle singole situazioni. A tal fine è stato proposto di sospendere la trattativa per il periodo estivo e di riprenderla con il mese di settembre.

L’ARAN ha ritenuto opportuno comunque fissare per martedì 28 luglio un ultimo incontro prima della pausa estiva, allo scopo di consegnare un testo scritto contenente la sintesi delle riflessioni operate sul tema dell’incapienza dei fondi regionali.