Nella mattina di oggi è ripreso, presso la sede dell’ARAN, il negoziato per il rinnovo del CCNL dell’Area V. Il previsto incontro tecnico del mattino è stato ancora una volta rinviato su richiesta dei funzionari del MIUR per completare la raccolta dei dati circa la situazione relativa ai Fondi regionali.

In apertura di riunione l’ANP, prendendo atto del nuovo rinvio, ha ribadito la propria posizione in merito alla questione che sta nei fatti bloccando la trattativa e ha ricordato che:

  • il problema della cosiddetta incapienza dei fondi regionali, quello del consolidamento dell’assegno ad personam per gli ex-presidi incaricati, e quello della perequazione del trattamento retributivo per i dirigenti che provengono direttamente dalla docenza costituiscono tre pregiudiziali di fondo dalle quali dipende la conclusione positiva del negoziato;
  • il problema dei fondi regionali e della perequazione interna costituisce per l’ANP un impegno non rinunciabile, anche se non è risolvibile attraverso le risorse messe a disposizione del rinnovo contrattuale, che debbono invece essere integralmente destinate al recupero dell’inflazione e alla perequazione esterna;
  • soltanto lo scioglimento di questi nodi può far decollare la discussione al tavolo negoziale e creare le condizioni per una positiva conclusione della trattativa.

La delegazione ARAN ha riconosciuto la fondatezza delle questioni sollevate dall’ANP, dichiarandosi interessata a conoscere gli esiti dell’indagine tecnica che si sta operando a livello del MIUR e a formulare un documento unitario che investa della questione il decisore politico.

È quindi proseguita l’analisi dell’articolato contenuto nella Bozza predisposta dall’ARAN:

  • articolo 5. L’ANP ha ribadito la propria proposta di assicurare la presenza dei rappresentanti dell’Area V nella Commissione bilaterale regionale preposta all’assistenza, al supporto e al monitoraggio delle relazioni sindacali a livello d’istituto. All’obiezione, di altra parte sindacale, che tale commissione è già stata disciplinata dal CCNL del comparto scuola, la delegazione ANP ha fatto presente che si è trattato dell’ennesimo sconfinamento nei confronti delle prerogative dirigenziali, al quale va data risposta attraverso il CCNL dell’Area V, mediante l’istituzione di una commissione nella quale siano rappresentate le due parti interessate alla contrattazione integrativa d’istituto.

    È stato inoltre inserito un comma che consente l’accesso alla rete Intranet dell’Amministrazione per le informazioni che competono alle OO.SS. rappresentative dell’Area V.

  • articolo 6. Ribadita la disciplina relativa all’interpretazione autentica del contratto.
  • articolo 7. Confermata la composizione delle delegazioni.
  • articolo 8. Sono previste ulteriori forme di partecipazione. L’ANP ha proposto di specificare che Commissioni bilaterali e Osservatori siano attivabili sia a livello nazionale che regionale.
  • articolo 9. Confermata la disciplina per i contributi sindacali.
  • articolo 10. Confermato.
  • articolo 11. L’articolo è confermato, con l’integrazione che:
    • gli incarichi presso l’Amministrazione centrale e periferica devono avere sempre natura dirigenziale;
    • la conferma dell’incarico dirigenziale sulla stessa sede non richiede specifica domanda da parte dell’interessato;
    • non esiste più l’istituto della mobilità professionale.
  • articolo 12. E’ stato opportunamente semplificato il vecchio testo:
    • eliminando l’eccessivo dettaglio degli indicatori che servivano a definire la fascia di complessità di un istituto;
    • introducendo un nuovo comma che richiede che le caratteristiche che determinano la complessità di un istituto siano ricondotte ai dati obiettivi presenti nel sistema informativo del MIUR;
  • articolo 13. Confermato, con la raccomandazione dell’ANP di dividere il comma 4 in due nuovi commi che distinguano la fattispecie degli incarichi nominali da quella del trattamento economico di chi è in particolare posizione di stato.
  • articolo 14. E’ stato sostanzialmente confermato.

    A fronte della ipotesi di disciplinare gli eventuali controlli da parte dei direttori generali regionali sui dirigenti in periodo di prova, l’ANP ha sostenuto la tesi che vanno potenziati i poteri dei Comitati regionali di garanzia, in modo da assicurare a tutti i dirigenti, anche a quelli in periodo di prova, la dovuta tutela.

Il tavolo negoziale è stato aggiornato a giovedì 9 luglio, nella speranza che in tale occasione siano disponibili le risultanze dell’indagine tecnica.