Questo pomeriggio è ripreso, presso l’ARAN, il confronto sindacale per il rinnovo del CCNL dell’Area V. In apertura di riunione la delegazione di parte pubblica ha dichiarato che la situazione non presenta significative evoluzioni rispetto al momento dell’interruzione estiva, ad eccezione della prossima emanazione del decreto legislativo attuativo della legge n. 15/09. Questo richiederà che si riveda l’impianto contrattuale relativo alla introduzione della responsabilità disciplinare in modo tale da metterlo in linea con le nuove norme definite per via legislativa. L’ARAN ha poi ripreso il problema della incapienza dei CIR, rilevando che anche in materia non ci sono novità di rilievo e che restano da valutare le due ipotesi dell’incremento dei fondi o del blocco delle retribuzioni di posizione parte variabile. Questa seconda ipotesi, al vaglio tecnico del MIUR, comporterebbe una determinazione centralizzata dei fondi regionali, mentre gli aumenti contrattuali andrebbero spalmati sul tabellare, sulla posizione parte fissa e sulla retribuzione di risultato.

L’ANP è intervenuta per sottolineare che la soluzione prospettata per far fronte all’incapienza dei fondi regionali non è condivisibile, in quanto le RIA dei dirigenti pensionati sarebbero usate per risolvere un problema che l’amministrazione non è stata in grado di prevedere e di gestire. Le RIA, infatti, sono risorse di natura contrattuale che vanno ad incrementare le retribuzioni accessorie dell’intera categoria. La delegazione Anp ha inoltre ribadito che restano irrisolte le vere questioni dirimenti, più volte richiamate all’attenzione del tavolo, che afferiscono a:

  • perequazione interna per i dirigenti provenienti dall’incarico di presidenza e dalla docenza
  • perequazione esterna della retribuzione dei dirigenti delle scuole a quelli ministeriali
  • significativo potenziamento della funzione dirigenziale nella scuola

L’ARAN, condividendo la rilevanza delle questioni sollevate, ha proposto di aggiornare la riunione al 21 ottobre per avere il tempo di interpellare il MIUR circa la soluzione tecnica dei problemi connessi ai fondi regionali e per acquisire il testo definitivo del succitato decreto legislativo.

Il nostro commento

L’Anp non può evitare di esprimere un giudizio fortemente negativo sullo stato della trattativa e sulla sua evidente involuzione. A tutt’oggi non vi è alcuna risposta rispetto ai tre punti sopra richiamati che costituiscono lo zoccolo duro della nostra piattaforma contrattuale, ma è anzi emerso in corso d’opera un ulteriore problema, l’incapienza dei fondi regionali, la cui soluzione è ben lungi dall’essere individuata e che sicuramente esula dalle competenze negoziali.

L’Anp, proprio in quanto interprete delle aspettative dei dirigenti delle scuole, nel corso di tutta la trattativa ha costantemente tenuto alta l’attenzione dei contraenti sui problemi di fondo. Pertanto denuncia con allarme questa situazione di evidente stallo, di cui non porta alcuna responsabilità e che tanto meno intende coprire.