L’ANP ha partecipato oggi, 3 settembre 2025, alla riunione convocata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito – rappresentato dal Capo Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale, Dott. Nando Minnella, e dai Direttori generali, Dott. Fabrizio Manca e Dott.ssa Antonella Iunti – avente all’ordine del giorno: 

  • la sottoscrizione definitiva dell’Ipotesi di CCNI 3 giugno 2025 relativa all’impiego della risorsa integrativa del Fondo unico nazionale (FUN), individuata con D.D.G. 8 maggio 2025, n. 659 destinata alla retribuzione di risultato, per l’anno scolastico 2023/2024 
  • l’ipotesi di CCNI concernente l’individuazione delle fasce di complessità, i criteri di riparto e l’impiego della risorsa costituente il Fondo unico nazionale (FUN), tra quota destinata alla retribuzione di posizione e quota destinata alla retribuzione di risultato, per l’anno scolastico 2024/2025. 

Dopo i controlli di rito, è stato finalmente possibile sottoscrivere oggi, in via definitiva, il CCNI sull’impiego della risorsa integrativa del FUN 2023/24 – di cui avevamo dato notizia nel comunicato dello scorso 3 giugno 2025 – destinata alla retribuzione di risultato, così come previsto dall’articolo 30, comma 2 del CCNL dell’area “Istruzione e ricerca” 2019-2021.  

Gli emolumenti relativi alla retribuzione di risultato e alle reggenze per l’anno scolastico 2023/2024 potranno così essere liquidati. I rispettivi importi sono quantificati come segue: 

  • retribuzione di risultato 2023-2024 (importi lordi – tenendo conto della risorsa integrativa stanziata con il CCNI sottoscritto in data odierna, di poco superiori a quelli precedentemente comunicati dall’Amministrazione): 
  • Fascia A € 7.245,00 
  • Fascia B € 5.903,00 
  • Fascia C € 4.562,00 
  • integrazione per le reggenze 2023-2024 (importi lordi): 
  • Fascia A: € 17.280,00 
  • Fascia B: € 14.080,00 
  • Fascia C: € 10.880,00 

A questo proposito, l’ANP ha chiesto all’Amministrazione di presidiare con la massima cura la celerità dei pagamenti a tutela dei dirigenti che, a distanza di un sensibile – oltre che inaccettabile – lasso di tempo, non hanno ancora ricevuto quanto spettante. L’Amministrazione ha assicurato che la liquidazione avverrà centralmente, attraverso un pagamento massivo, in modo che i colleghi non debbano scontare i tempi per l’elaborazione della stessa da parte delle singole RTS. 

Con riferimento alla nuova bozza di CCNI 2024-2025, l’Amministrazione ha in primo luogo comunicato che il provvedimento di costituzione del FUN è stato vistato dall’UCB il 24 luglio 2025. Rispetto alla bozza discussa durante l’incontro dello scorso 19 giugno, in accoglimento delle osservazioni formulate dall’ANP, è stato ulteriormente rimodulato il criterio di graduazione da applicarsi, a parità di punteggio, per differenziare la retribuzione di risultato di quei dirigenti che, nel limite del 5% sull’organico di ciascuna regione, conseguiranno le valutazioni più elevate ai sensi dell’articolo 21, comma 3 del CCNL dell’area “Istruzione e ricerca” 2019-2021. Infatti, il criterio dell’utilizzazione integrale delle risorse del PNRR – da noi ritenuto insoddisfacente – è stato sostituito da quello, ben più ragionevole ma comunque oggettivo, della maggiore percentuale degli impegni di spesa registrati alla data del 31 agosto 2025. 

L’ANP si è dunque espressa favorevolmente alla sottoscrizione del CCNI 2024-2025 in quanto esso:  

  • stabilisce incrementi della parte variabile della retribuzione di posizione che, pur essendo leggermente più elevati per le fasce B e C rispetto alla fascia A, mantengono di fatto inalterata la differenziazione tra le stesse, in ossequio alla diversa complessità delle istituzioni scolastiche, circostanza per noi di estrema rilevanza 
  • riconosce le difficoltà di questa fase iniziale della valutazione dei dirigenti scolastici, attribuendo una retribuzione di risultato pari all’80% della retribuzione massima al livello corrispondente alla “sufficiente valutazione” e pari al 90% al livello corrispondente alla “buona valutazione” 

A fronte della mancata convergenza del tavolo contrattuale sulla bozza presentata, l’ANP ha deciso di chiederne una nuova convocazione in tempi brevissimi facendo presente che – pur auspicando il maggior consenso possibile tra le sigle sindacali – ritiene fortemente prevalente il diritto dei colleghi a conoscere con certezza e tempestività quale sarà la retribuzione correlata al sistema di valutazione appena avviato. Senza contare che qualsiasi ritardo nella sottoscrizione del CCNI 2024-2025 comporta, a sua volta, il differimento dell’avvio delle trattative relative al contratto integrativo per il corrente anno scolastico. 

L’ANP ha infine richiesto informazioni circa il CCNI sulle risorse integrative per la retribuzione di posizione parte variabile 2020-2023, sottoscritto per la seconda volta in ipotesi lo scorso 19 giugno. Sul punto, l’Amministrazione ha comunicato che detto CCNI è stato vistato dall’UCB e che è attualmente al vaglio di IGOP e Dipartimento della Funzione Pubblica. Pertanto, ne prevede a breve la sottoscrizione in via definitiva.  

La prossima riunione si terrà l’11 settembre alle ore 15 al fine di pervenire, come richiesto dall’ANP, alla sottoscrizione dell’ipotesi di CCNI 2024-2025. 

Terremo informati i colleghi degli ulteriori sviluppi delle trattative.