In occasione dell’avvio della discussione parlamentare sul disegno di legge di bilancio per il 2026 l’ANP ritiene necessario chiedere alcuni investimenti specifici in favore del sistema educativo nazionale. 

Uno dei nodi principali, ovviamente, concerne i livelli salariali del personale che risultano inaccettabilmente inferiori a quelli europei e soprattutto a quelli delle altre categorie del pubblico impiego – specie quelle afferenti ai due medesimi CCNL, di comparto e di area – con analoghe qualificazioni professionali. Se il decisore politico vuole realmente valorizzare la scuola, come dichiara costantemente in tutte le occasioni elettorali, deve cogliere l’importante opportunità costituita dalla legge di bilancio per destinare ad essa sostanziosi investimenti, rendendone così più attraenti le condizioni di lavoro e garantendo adeguato riconoscimento sociale a tutti coloro che ne consentono il regolare funzionamento quotidiano. 

L’ANP chiede pertanto di stanziare risorse significative per incrementare la retribuzione di tutto il personale scolastico: dirigenti scolastici, docenti e personale ATA. 

In particolare, è indispensabile: 

  • incrementare il fondo unico nazionale dei dirigenti scolastici, in quanto esso presenta un’iniqua disparità retributiva con le altre dirigenze della medesima area contrattuale; disparità del tutto priva di giustificazione, soprattutto dopo l’entrata in vigore di un sistema di valutazione rigoroso e fondato su dati fattuali 
  • introdurre concrete forme di carriera per i docenti, strutturando un vero middle management anche per evitare che la partecipazione al concorso per dirigente scolastico possa basarsi solo su considerazioni di natura economica 
  • valorizzare maggiormente dal punto di vista economico il ruolo dell’elevata qualificazione, prevedendo, anche per i DSGA, l’inserimento nel middle management 
  • incrementare le risorse, comunque denominate, da mettere a disposizione dei dirigenti scolastici per remunerare chi lavora di più e meglio  
  • investire nella formazione continua di tutto il personale, con congrue risorse dedicate all’aggiornamento professionale. 

Di pari passo con gli incrementi retributivi, occorrono anche misure simboliche che testimonino appieno il riconoscimento del valore sociale dell’educazione. In questa prospettiva, l’ANP rinnova la richiesta di estendere ai dirigenti scolastici e al personale ATA l’accesso gratuito ai luoghi della cultura, attualmente riservato solo al personale docente. 

Chiediamo anche che siano forniti i buoni pasto al personale scolastico che presta servizio per l’intera giornata. Si tratta di una basilare misura di welfare già riconosciuta a gran parte del pubblico impiego e, in particolare, a tutto il personale ministeriale, dirigente e non solo. 

L‘ANP, in definitiva, chiede al decisore politico di approfittare dell’occasione della legge di bilancio per avviare finalmente quella stagione di investimenti coraggiosi e lungimiranti che il sistema educativo attende da troppo tempo.