Nonostante le reiterate richieste formali, da noi formulate sin dallo scorso anno, non è stato ancora avviato alcun confronto sul tema dello stress lavoro-correlato dei dirigenti scolastici ai sensi dell’articolo 5, comma 3, lettera d) del CCNL Area Istruzione e Ricerca 2019-2021 a mente del quale le parti definiscono “le linee di indirizzo e i criteri generali in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ivi comprese quelle concernenti lo stress lavoro correlato“.
In materia, inoltre, l’articolo 6 del CCNL istituisce un Organismo paritetico come sede stabile di confronto su organizzazione del lavoro, innovazione, formazione e, specificamente, stress lavoro-correlato. Uno strumento fondamentale per formulare proposte concrete, finalizzato al coinvolgimento partecipativo delle organizzazioni sindacali di categoria su tutto ciò che abbia una dimensione progettuale, complessa e sperimentale, di carattere organizzativo.
È opportuno richiamare alcuni aspetti della questione:
- il confronto non è una facoltà, ma uno strumento di relazioni sindacali che, se richiesto, deve essere obbligatoriamente attivato dall’Amministrazione. Ad oggi, però, tale obbligo risulta sistematicamente disatteso;
- nelle more della costituzione dell’Organismo paritetico, abbiamo richiesto più volte di procedere al confronto sulle materie oggetto del suddetto organismo. Anche in questo caso non si è instaurata alcuna interlocuzione ufficiale.
Eppure, la situazione dello stress lavoro correlato dei dirigenti scolastici è preoccupante e i dati in nostro possesso sul punto sono eloquenti. L’indagine ANP-LUMSA, da noi presentata al Ministro Valditara già nel mese di maggio, ci dice che l’85% dei colleghi opera sotto un carico lavorativo irregolare e insostenibile, il 90% lavora quotidianamente a ritmi elevatissimi, il 99% gestisce simultaneamente compiti multipli e decisioni complesse. Burnout, disturbi del sonno e sintomatologie depressive sono in preoccupante aumento rispetto al 2018.
Il confronto con l’Amministrazione è ineludibile e la sua perdurante inerzia è inaccettabile proprio perché è in gioco il benessere di chi guida quotidianamente le istituzioni scolastiche a fronte di una crescente mole di adempimenti.
I dirigenti scolastici continuano a pagare un prezzo molto alto: la loro salute, il loro equilibrio psicofisico, la qualità della loro vita professionale e personale vengono erosi da un sistema organizzativo insostenibile.
Le soluzioni esistono e sono chiare: middle management, potenziamento degli uffici amministrativi, semplificazione burocratica, formazione mirata, riconoscimento economico adeguato.
Ancora una volta, l’ANP chiede formalmente all’Amministrazione l’apertura del confronto di cui al citato articolo 5: è giunto il momento di dare concreta attuazione alle relazioni sindacali sancite dal contratto.
NO DStress: i dati allarmanti della ricerca
