È stata pubblicata in G.U. la Legge 17 novembre 2025, n. 168, recante Disposizioni sulla redazione della Mappa della memoria per la conoscenza dei campi di prigionia, di internamento e di concentramento in Italia, nonché sulla promozione dei viaggi nella storia e nella memoria presso i campi medesimi 

Il provvedimento, entrato in vigore lo scorso 2 dicembre, promuove la redazione di una “Mappa della memoria” finalizzata alla conoscenza dei campi di prigionia, internamento e concentramento operanti in Italia durante il periodo fascista (1922-1945): tale mappa può realizzarsi attraverso ricerche storiche, documentali e archivistiche nonché mediante manifestazioni, convegni, mostre, pubblicazioni e percorsi di visita, con appositi viaggi di istruzione tesi ad approfondire la conoscenza di questi luoghi e a preservarne la memoria nelle future generazioni. Si tratta di una concreta opportunità per le istituzioni scolastiche di arricchire il proprio curricolo con percorsi altamente qualificanti sul piano storico e civico ponendo gli studenti in confronto diretto con i luoghi della storia nazionale. L’iniziativa si presta, inoltre, a essere integrata mediante progetti interdisciplinari inerenti a diverse discipline, dalla storia alla letteratura, dall’educazione civica alle scienze sociali. 

La legge, che si pone in continuità con la legge n. 46 del 2025 – con cui è stato istituito uno specifico fondo per i viaggi della memoria ai campi di concentramento nazisti –, amplia il perimetro degli interventi e dei luoghi oggetto di valorizzazione, con un’esplicita finalità educativa e civica rivolta alle nuove generazioni. 

Sul piano finanziario, sono previste due direttrici: l’autorizzazione di spesa pari a 300.000 euro per il 2025 in favore della Struttura di missione per gli anniversari nazionali e i luoghi della memoria presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per la realizzazione della Mappa della memoria (art. 1) e l’istituzione, presso il Ministero dell’istruzione e del merito, di un Fondo con una dotazione di 1,2 milioni di euro per il 2025, destinato a promuovere e incentivare i viaggi nella storia e nella memoria in Italia (art. 2). Tali stanziamenti, che si aggiungono al Fondo di 2 milioni di euro annui per il triennio 2025/2027 istituito con la citata legge n. 46/2025, sono interamente coperti mediante riduzione di fondi speciali di parte corrente del MEF, anche a valere su accantonamenti relativi al MIM. 

Un decreto attuativo da emanarsi entro i primi di marzo dovrà definire le modalità concrete di utilizzo delle risorse e specificare le spese effettivamente finanziabili. In attesa di esso, le istituzioni scolastiche possono valutare l’inserimento di tali attività nella pianificazione delle uscite didattiche per l’anno scolastico in corso. 

Al di là della valenza positiva del provvedimento che apprezziamo, ancora una volta si impone una riflessione: la scelta di finanziare specifici segmenti operativi senza una contestuale crescita del complesso dei fondi destinati all’autonomia scolastica rischia di produrre un effetto di “spiazzamento” rispetto ad altre priorità educative e organizzative delle istituzioni scolastiche, accentuando la tendenza alla proliferazione di misure settoriali. Tutto ciò a scapito di una programmazione integrata e stabile dell’offerta formativa che l’ANP ritiene indispensabile affinché le istituzioni scolastiche diano continuità agli interventi educativi più incisivi.