Il Consiglio dei Ministri ha approvato venerdì scorso il DPR contenente il Regolamento che disciplinerà il reclutamento dei dirigenti scolastici.

Esprimiamo grande soddisfazione per la conclusione della vicenda, iniziatasi con l’entrata in vigore il 1 gennaio 2007 della legge n. 296/06 (finanziaria 2007), soprattutto perché il regolamento recepisce – nel testo approvato – gli elementi fondamentali da noi individuati come innovativi ed essenziali per correggere le procedure fino ad oggi in vigore, che hanno dato luogo a molti problemi nel corso delle precedenti tornate concorsuali. Essi sono:

  • la completa delegificazione della materia: è infatti abrogato, con l’entrata in vigore del Regolamento, l’art. 29 del D.Lgs. n. 165/2001, unica norma di riferimento per il reclutamento;
  • l’abolizione della distinzione fra settori formativi diversi, previsti unicamente dall’art. 29;
  • la valorizzazione del merito e della professionalità, attraverso
    • la prova oggettiva di preselezione a carattere culturale e professionale, che prevede un’alta soglia di sbarramento per il suo superamento (minimo 80/100);
    • l’effettuazione di due prove scritte, di cui una dedicata alla soluzione di un “caso”;
    • la minor incidenza complessiva dei titoli rispetto all’esito delle prove (massimo 30 punti sui 120 in totale) e, all’interno dei titoli stessi, la “specifica e prevalente valutazione ai master di secondo livello o titoli equivalenti su materie inerenti il profilo professionale del dirigente”;
  • la formazione ed il tirocinio, unicamente per i vincitori del concorso, che si svolgono presso le scuole ma “anche in collegamento con università, amministrazioni pubbliche, imprese”;
  • la semplificazione e la velocizzazione delle procedure (12 mesi in tutto per l’espletamento del concorso).

Con questo Regolamento si sono poste, quindi, le basi per un reclutamento più agile e più rispondente alle esigenze delle scuole, che tenderà a selezionare i migliori candidati alla dirigenza attraverso procedure meno soggette al contenzioso rispetto a quelle fino ad oggi in vigore.

Va notato infine, che il Regolamento testé approvato non ha alcuna influenza sulle procedure di assunzione in atto, poichè riguarda solo i futuri bandi di concorso che saranno emanati quando esse avranno avuto termine.