L’ipotesi di intervento per via legislativa sull’orario d’obbligo di insegnamento dei docenti degli istituti di istruzione secondaria sta infiammando il mondo della scuola. La maggior parte degli interventi si è finora concentrata sulle conseguenze che la misura avrebbe sugli organici e sull’aggravio di lavoro, che viene dai più considerato insopportabile.
L’Anp ritiene che la questione vada valutata tenendo conto di tutti gli elementi e che ad essere sbagliata sia in primo luogo la modalità che si vorrebbe adottare; mentre del merito si potrebbe discutere in un contesto diverso, a partire da un riconoscimento del maggior lavoro richiesto che non suoni di fatto come un ulteriore schiaffo morale agli interessati. Ritiene inoltre che un tale provvedimento calpesti dei principi fondamentali del nostro ordinamento, primo fra tutti quello della “privatizzazione” del rapporto di lavoro pubblico, alla quale non è lecito sottrarre la disciplina economica della categoria dei docenti.
Per questo abbiamo indirizzato al Ministro Profumo e ai membri del Parlamento una lettera aperta, contenente le nostre valutazioni e la richiesta di un ripensamento complessivo.
La pubblichiamo qui di seguito.