Si è svolto oggi al MIUR l’incontro di informativa che doveva svolgersi lo scorso giovedì 20 sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche, incontro rimandato per il nubifragio abbattutosi quel giorno su Roma. L’Amministrazione ha illustrato le caratteristiche della normativa in esame (art. 19, commi 4 e 5, della legge n. 11/2011) che dispone, per motivi di risparmio della spesa pubblica, il dimensionamento delle scuole del primo ciclo di istruzione con l’obiettivo di realizzare esclusivamente istituti comprensivi in luogo dell’attuale situazione, che vede la presenza contemporanea delle tre tipologie di scuole (direzioni didattiche, scuole medie istituti comprensivi). La norma (comma 4) prevede, inoltre, che gli istituti comprensivi debbano essere costitutiti con non meno di 1.000 alunni (limite ridotto a 500 per le piccole isole ed i comuni montani). Il comma 5 prevede invece la riduzione dell’organico dei dirigenti, che non vengono più assegnati alle scuole con un numero di alunni inferiore a 500 (300 per le scuole in deroga). Gli effetti di tale norma, già in vigore a partire dal 1 settembre, saranno ancora maggiori quando verrà approvato il disegno di legge A.S. n. 2968 (c.d. “legge di stabilità”), che prevede l’elevazione a 600 alunni del limite al di sotto del quale non vi sarà assegnazione di dirigenti alle scuole. La legge di stabilità prevede inoltre che a queste scuole non venga assegnato neanche il DSGA.

L’Anp ha fatto presente la sua forte preoccupazione per le forti riduzioni di organico dirigenziale conseguenti alle due norme che produrranno, per i dirigenti che rimarranno in servizio, un notevole aumento dei loro carichi di lavoro, soprattutto per due motivi:

  • la costituzione di unità scolastiche nel primo ciclo di istruzione di dimensioni notevolmente maggiori rispetto a quelle attuali, in termini di numero di alunni frequentanti;

  • la maggiore complessità organizzativa delle scuole (maggior numero di plessi, assenza del DSGA in molte scuole che verranno date in reggenza, riduzione di personale di segreteria e ausiliario, etc.).

L’Anp ha affermato, inoltre, che in ogni caso i risparmi di spesa che deriveranno dalle riduzioni di organico prospettate dovranno essere in primo luogo devoluti all’avvio del processo di perequazione retributiva con i dirigenti di seconda fascia dell’Area I, anche in considerazione del suddetto aggravio di lavoro.