La categoria dei dirigenti delle istituzioni scolastiche sta cambiando a ritmi accelerati negli ultimi anni anche per effetto della riduzione del numero delle scuole sede di dirigenza (-25,5% dal 1.9.2007. Cfr. notizia del 26.6.2012).

Quest’anno vogliamo segnalare un evento particolarmente significativo: il numero straordinario dei pensionamenti, 1.435 (ad esclusione di Trento, Bolzano e Valle d’Aosta), rispetto al numero dei dirigenti in servizio a marzo 2012 pari 8.227. La percentuale è del 17,44%, più del doppio rispetto agli anni precedenti (Cfr.Tab.1 dell’allegato).

Solo in 370 casi la risoluzione del rapporto di lavoro è avvenuta a richiesta del dirigente (domanda, recesso, risoluzione consensuale). Negli altri casi è avvenuta in modo automatico (raggiungimento dei limiti di età o di contribuzione), o per recesso dell’amministrazione (Cfr.Tab. 2).

Altrettanto significativa è la percentuale dei pensionamenti riferita al genere: 66,2% di maschi, rispetto al 33,8% di femmine (Cfr.Tab.3).

L’età media dei dirigenti collocati in pensione dal 1.9.2012 (Cfr.Tab.4) è di quasi 65 anni, 64,62 per la precisione.

Veniamo, invece, ai nuovi 839 dirigenti assunti al 1.9.2012 ed alle loro caratteristiche principali:

  • età media: 47 anni;
  • femmine: 63,80%
  • maschi: 36,20%

Questi sono i fondamentali, anche se mancano ancora, ma speriamo solo fino al 20 novembre prossimo, i dati riferiti ai neodirigenti della Lombardia.

Evidentemente i numeri delle tabelle contenute nell’allegato si prestano a tutta una serie di considerazioni e valutazioni che, proprio per la loro evidenza, non vogliamo qui ulteriormente approfondire.

Precisiamo, infine, che i dati utilizzati sono di fonte MIUR ed ANP e che l’elaborazione è di ANP.