L’azione politica dell’Anp sulla questione del finanziamento alle scuole ha raggiunto un primo risultato: con nota 334/p del 21 maggio, il Ministero comunica l’avvenuta assegnazione di una seconda rata di finanziamento alle scuole e preannuncia un terzo mandato, esigibile dal 26 giugno.

La nota è stata diffusa dal Ministero all’indomani della pubblicazione, su La Repubblica, della nostra lettera-appello al Presidente della Repubblica, che tanta eco ha avuto nell’opinione pubblica ed è stata accolta con favore da tutti gli operatori della scuola. Sicuramente, essa rappresenta un risultato non solo di quell’iniziativa, ma di una costante azione di pressione politica che l’Anp ha sviluppato negli scorsi mesi sulla questione.

Già un’altra volta, a seguito di una nostra ferma nota di protesta, il Ministro Fioroni ebbe a diffondere una nota con cui si impegnava ad intervenire. Trascorse alcune settimane senza apprezzabili novità, siamo tornati a rivolgerci ai Ministri competenti con una seconda lettera ai primi di maggio. Nel frattempo, abbiamo continuato a sviluppare un’assidua azione di comunicazione e di pressione, attraverso incontri in sede ministeriale ed iniziative di coinvolgimento dei colleghi su base territoriale.

L’appello al Presidente della Repubblica costituisce l’ultimo tassello, per ora, di una coerente attività di tutela professionale rivolta ai colleghi ed alle scuole. Ci auguriamo che la nota 334 rappresenti a sua volta l’avvio di una svolta nell’azione dell’amministrazione.

Nessuno, più dei dirigenti delle scuole e di chi li rappresenta, può avere a cuore le sorti dell’istruzione nel nostro paese. E’ in gioco molto di più che una questione di economie contabili, pur doverose: si tratta del diritto di tutti i cittadini ad una scuola che sia prima di tutto scuola e che quindi renda possibile ogni giorno l’incontro formativo fra studenti ed insegnanti. Interrompere questo circuito vuol dire privare, prima di tutto i più deboli, di una opportunità di crescita e di cittadinanza non più recuperabile in seguito.

Invitiamo quindi i colleghi dirigenti a mantenere alto il livello di attenzione al contenimento della spesa ed a rinnovare le richieste rivolte all’amministrazione per quanto riguarda la regolarizzazione delle spese relative ad esercizi precedenti e l’esigenza di reperire ulteriori risorse per la seconda metà di quello in corso.

Non tutte le difficoltà sono infatti superate, né tutte le ombre fugate, anche sul piano della comunicazione. Nel momento in cui salutiamo con favore questo annuncio, riteniamo però doveroso puntualizzare alcune cose, anche per evitare che una lettura affrettata del testo (ed in particolare del terzo e quarto capoverso) possa indurre in errore le scuole:

  • gli importi trasferiti alle scuole con il mandato di fine marzo e con quello attuale (23 maggio) rappresentano nel loro insieme, secondo le nostre prime rilevazioni, fra l’80 ed il 90% dell’assegnazione totale a suo tempo comunicata per il 2007. Verosimilmente, il terzo mandato annunciato per il 26 giugno costituirà il saldo. Ciò significa che – se non vengono stanziate risorse aggiuntive a livello centrale – non vi saranno ulteriori mandati per gli ultimi sei mesi dell’anno. Attenzione quindi alla programmazione degli impegni di spesa;

  • una lettura superficiale del terzo capoverso della nota potrebbe far credere che il monitoraggio ivi richiamato porterà al totale ripianamento delle spese per supplenze sostenute nei primi sei mesi dell’anno. Non è così: si tratta con ogni evidenza della seconda tranche di cui già si faceva cenno nel DM 21 (Tabella allegata, quadro A art. 2 c. 2: “integrazione dell’assegnazione base a seguito di apposita rilevazione”, “in relazione al fabbisogno accertato e comunque entro il limite massimo corrispondente alla somma attribuita con l’assegnazione base”). Se è vero che tale somma è aggiuntiva rispetto a quella comunicata ad inizio marzo, è anche vero che essa pure è di importo massimo predeterminato e non consente rimborsi a piè di lista;

  • parimenti, la lettura attenta del quarto capoverso rimanda al comma 4 dello stesso DM (“Alle istituzioni scolastiche possono essere assegnati, per esigenze straordinarie, previa valutazione degli Uffici scolastici regionali e delle risorse disponibili sugli stanziamenti dei capitoli sopra indicati, finanziamenti aggiuntivi rispetto a quelli determinati sulla base dei parametri indicati nel presente decreto”). Si tratta quindi di somme non garantite, che potranno essere assegnate nei casi più gravi e comunque non a tutti e non per l’intero importo, visto che si tratta di una sorta di fondo di compensazione.

L’Anp è impegnata a seguire la vicenda e ad esercitare ogni possibile forma di pressione per sostenere le scuole in questo difficile passaggio.