La CIDA e la FP-CIDA, impegnate nella elaborazione di proposte eque e coerenti al Governo e al Parlamento nel corso della conversione in legge del D.L. 138 del 13 agosto 2011, non possono che esprimere la loro netta contrarietà alla manovra nel suo insieme e alle misure correttive che stanno emergendo nelle sedi istituzionali in questa fase di definizione della stessa.

Fra l’altro hanno contestato nelle sedi politiche competenti la mancata soppressione del contributo di solidarietà anche in capo ai dipendenti pubblici e ai pensionati, il congelamento della XIII mensilità e il rinvio biennale della liquidazione del TFR.

Da ultimo hanno ritenuto gravemente iniquo e palesemente anticostituzionale la misura relativa al mancato conteggio ai fini dell’anzianità di servizio del riscatto della laurea e del servizio militare.

Si contesta fortemente al Governo l’intenzione sempre più evidente di penalizzare i pubblici dipendenti e, fra questi, con particolare accanimento quelli a reddito più elevato, nonostante che gli stessi diano da sempre il loro contributo per la tenuta e la crescita del paese.

Pubblichiamo di seguito:

1. il documento della Costituente manageriale (CIDA e Confedir-MIT) con la valutazione politico-sindacale sull’attuale manovra;

2. la lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri competenti con la richiesta di interventi modificativi urgenti delle misure correttive fino ad ora presentate.