Il 5 giugno scorso il MIUR propose alle OO.SS. dell’Area V di sottoscrivere un contratto collettivo nazionale integrativo in applicazione dell’art. 9 del CCNL e la delegazione dell’ANP, dopo un lungo confronto, arrivò alla determinazione di non sottoscriverlo, a differenza delle altre delegazioni sindacali, sulla base di una serie di motivi che oggi trovano sostanziale conferma nel provvedimento del MEF che restituisce al MIUR l’ipotesi di CCNI “in quanto l’argomento ivi trattato non è materia di contrattazione collettiva così come specificato all’art. 40 del D.lgs. 165/2001”.
Sul sito nazionale dell’ANP spiegammo, allora (15 giugno 2012), che la materia dell’affidamento degli incarichi, anche in caso di dimensionamento, era disciplinata dall’art. 19, commi 1 e 1-bis del D,lgs. 165/2001, e che pertanto non poteva essere demandata ad un CCNI una competenza che la legge attribuiva ai Direttori degli Uffici scolastici regionali.
Ricordammo anche che la proposta dell’Amministrazione di utilizzare i dirigenti, che a seguito del dimensionamento venivano a trovarsi in situazione di esubero rispetto all’organico regionale, su due istituti sottodimensionati, affidando loro incarichi annuali, doveva essere accompagnata dalla garanzia che agli stessi fosse attribuito, in applicazione del CCNL 2010, il trattamento retributivo previsto in caso di reggenza .
Quanto è successo successivamente in Campania ha dato purtroppo ragione alla nostra previsione, trasformando i dirigenti nei capri espiatori del decennale ritardo degli Enti locali nel rispettare i vincoli del dimensionamento della rete scolastica.
Su questa posizione siamo rimasti soli, e come al solito siamo stati accusati di venir meno al nostro dovere di fare accordi e di difendere lo strumento contrattuale. Ma per noi essere sindacato non significa andare contra legem. Non siamo neanche del parere che si debba continuare a sottoscrivere contratti illegittimi che puntualmente, ed è la terza volta che succede negli ultimi due anni, vengono bloccati dagli organi di controllo.
Adesso spetta all’Amministrazione adottare i provvedimenti unilaterali di sua competenza e fornire l’informazione obbligatoria alla parte sindacale anche per quanto attiene all’attribuzione dei compensi previsti dal CCNL.
Da parte nostra continueremo a vigilare, a livello centrale e regionale, affinché siano salvaguardati i diritti dei dirigenti coinvolti nei processi di dimensionamento e di mobilità.
In allegato la nota MEF