Si è svolto oggi 10 gennaio, alle ore 12, un importante incontro fra il Ministro Profumo e le OO.SS. della scuola. All’interno di esso, il Ministro ha tracciato le grandi linee di un progetto complessivo di intervento sul sistema di istruzione, che ha voluto sintetizzare in tre punti:

– semplificazione organizzativa;

– facilitazione dei processi;

– un ridisegno generale che superi la politica dei singoli interventi “puntuali” praticati in passato.

I primi due punti saranno oggetto di interventi in tempi brevi, forse già nei prossimi giorni; l’ultimo richiede necessariamente una fase di confronto e di concertazione più ampia, pur tenendo conto dell’orizzonte temporale su cui il governo attuale può ragionevolmente contare.

Sui contenuti dei diversi punti, il Ministro si è mantenuto sulle generali, in quanto avvertiva l’obbligo istituzionale di riferirne prima alle Commissioni parlamentari. Ha però accennato in via esemplificativa ad alcuni temi:

– un nuovo impulso all’autonomia richiede maggiore responsabilità da parte degli attori. Richiederebbe anche nuove risorse, che però non ci sono. Al riguardo, ha ricordato che i fondi di funzionamento per le scuole sono stati portati per quest’anno da 130 a 200 milioni di euro;

– esiste anche la possibilità, che viene studiata, di raggruppare in un’unica assegnazione, senza vincoli interni predeterminati, l’insieme delle somme attualmente erogate alle scuole;

– in una prospettiva più lunga, c’è la possibilità di “re-ingegnerizzare” parte delle disponibilità esistenti, a cominciare dalla riqualificazione del patrimonio edilizio;

– valutazione: abbiamo davanti due anni di blocco contrattuale, che possono essere utilizzati per portare avanti sperimentazioni mirate, di dimensioni circoscritte, finalizzate alla messa a punto di modelli utili per il momento in cui la contrattazione si riaprirà;

– progetto “scuola in chiaro”: in una prima fase, sarà soprattutto un’operazione di trasparenza, cioè servirà per rendere visibile una grande quantità di dati conoscitivi (relativi alle singole scuole) già oggi disponibili o reperibili con poca fatica. Successivamente, potrà diventare un portale on line per i rapporti fra gli studenti, le famiglie e la scuola (a cominciare dalle iscrizioni);

– scatti di anzianità: esiste l’impegno politico del governo a fare il possibile per garantirne il pagamento agli aventi diritto. Sono in corso contatti con il Ministero dell’Economia per definire i costi relativi e la necessaria copertura nell’ambito dei risparmi di sistema.

Il presidente Anp, Rembado, nel suo intervento ha posto l’accento su alcuni punti:

– autonomia delle scuole (finanziamenti almeno uguali, minori vincoli sull’utilizzo);

– reperimento delle risorse per il pagamento dell’indennità di funzioni superiori ai collaboratori vicari delle scuole date in reggenza e per la sostituzione del dirigente assente;

– reclutamento: riaprire i concorsi per le classi di concorso e le sedi che già oggi sono in sofferenza;

– valutazione: è doveroso proseguire nelle sperimentazioni in atto, estendendole anche ai dirigenti;

– coda del contratto area V: una parte delle economie derivanti dal dimensionamento in atto deve servire ad onorare l’impegno contrattuale del 2010 (cinque milioni di euro da destinare ai vincitori del concorso ordinario).

Nella replica dell’amministrazione, sono state formulate sostanziali aperture sia sulla questione dei 5 milioni che su quella del pagamento dei compensi per i vicari.