Ieri la delegazione della CIDA, guidata dal Vice Presidente Confederale Giorgio Rembado, ha avuto modo di esprimere le sue considerazioni nel corso dell’audizione al Senato (I Commissione Affari Costituzionali) sul disegno di legge delega per il lavoro pubblico: atto Senato n. 847di iniziativa del Governo, abbinato all’atto Senato n. 764, primo firmatario Ichino.

La CIDA ha confermato la condivisione degli obiettivi che con il provvedimento di legge si intende conseguire e ha illustrato le ragioni per le quali si chiedono alcuni correttivi. Tra questi vogliamo segnalare in particolare:

  • sulla riforma dell’Aran, si propone l’integrazione dei Comitati di Settore con i rappresentanti delle autonomie funzionali, fra le quali le istituzioni scolastiche autonome;
  • sui quadri direttivi e le alte professionalità, vi è la necessità di individuare aree negoziali distinte, enucleate dai comparti e collegate invece alle aree dirigenziali;
  • si propone di escludere i dirigenti dalla possibilità – per le pubbliche amministrazioni – di risolvere il rapporto di lavoro con i dipendenti che hanno maturato 40 anni di contribuzione previdenziale, prevista dall’art. 71 del D.L. n. 112/08 (poi convertito nelle Legge n. 133/08) e che abbiamo già criticato come un vero e proprio “pensionamento coatto”.

L’elenco completo delle delle richieste di correttivi ai d.d.l. è nel documento della CIDA consegnato alla Commissione al termine dell’audizione.