In mattinata si è tenuto l’annunciato incontro tra il Ministro Gelmini e i segretari delle organizzazioni sindacali del comparto scuola e dell’area V allo scopo di affrontare il tema relativo all’utilizzazione del 30% dei risparmi derivanti dalla razionalizzazione della spesa nel comparto scuola, prevista dall’art. 64 della legge 133/08.

In apertura di riunione il Ministro ha espresso l’intenzione dell’amministrazione di emanare a breve propri provvedimenti allo scopo di convogliare i risparmi realizzati nell’ambito della scuola prioritariamente verso due destinazioni:

  • il ripristino degli scatti di anzianità maturati dal personale in deroga alla previsione contenuta nella legge 122/10
  • l’avvio di due sperimentazioni concernenti la valutazione sia delle scuole che del personale docente, allo scopo di costruire un sistema di valutazione essenziale e di introdurre meccanismi che premino i docenti migliori.

    Le due ipotesi sperimentali sono state elaborate da un Comitato Tecnico-Scientifico (CTS), con funzione di indirizzo e di consulenza, composto da esperti esterni all’amministrazione.

    La sperimentazione sulle scuole interesserà, su base volontaria le province di Pisa e di Siracusa. La sperimentazione sui docenti, sempre su base volontaria, riguarderà i docenti di una ventina di istituzioni scolastiche delle province di Torino e di Napoli.

Il Ministro ha inoltre anticipato che in sede di approvazione della legge di stabilità sono state richieste apposite risorse per potenziare l’attività dell’INVALSI, dell’ANSAS e del corpo ispettivo.

Si è quindi aperto un serrato confronto al quale hanno partecipato tutte le OO.SS. presenti al tavolo. Per l’ANP ha preso la parola il presidente Rembado, il quale ha espresso piena condivisione per le soluzioni del Ministro, sia riguardo al ripristino degli scatti di anzianità, che evita di penalizzare il personale della scuola, che in caso contrario sarebbe stato doppiamente colpito per l’assenza di uno sviluppo di carriera e per il blocco della progressione di anzianità; sia per la doppia sperimentazione illustrata, che rilancia la questione strategica della valutazione del sistema e del personale. Le due strade devono restare collegate e devono procedere in modo del tutto parallelo. L’ANP avrebbe auspicato un maggiore spazio per le risorse destinate alla valutazione, al merito e alla qualità della prestazione professionale, ma a questo punto prende atto di quello che realisticamente si può fare, secondo la logica gradualistica seguita dall’amministrazione, anche per evitare i fallimenti del recente passato in tema di valutazione. Le due sperimentazioni permetteranno di acquisire dall’esperienza indicazioni utili per il sistema, ma anche di far maturare negli addetti ai lavori convincimenti più profondi in merito alla cultura della valutazione. È importante accettare il principio della diversificazione delle retribuzioni con riferimento agli apporti differenziati per quantità e qualità della prestazione professionale. Ma purtroppo l’esiguità delle risorse non consente di allargare attualmente il campione delle scuole e dei docenti interessati alla sperimentazione.

Il presidente dell’ANP ha colto l’occasione per affrontare questioni tuttora irrisolte, che possono trovare nell’utilizzo dei risparmi, oggetto dell’odierna consultazione, un sufficiente finanziamento.

La prima riguarda l’utilizzazione dei 5 milioni di euro necessari ad avviare la perequazione interna all’area V a vantaggio dei vincitori del concorso ordinario in attuazione dell’accordo tra il MIUR e le OO.SS. dell’Area V siglato il 29 aprile 2010. È giunto il momento di rispettare gli accordi sottoscritti, fatto che costituisce il fondamento necessario per dare autorevolezza ai soggetti che hanno assunto impegni fino ad oggi non onorati.

La seconda è la necessità di predisporre un progetto sperimentale in tema di valutazione dei dirigenti delle scuole con un impianto analogo a quello che sta per prendere l’avvio relativamente ai docenti. I precedenti dai quali partire sono costituiti dalle successive edizioni del SiVADIS per far tesoro dell’esperienza già maturata e per evitare di ripercorrere gli stessi errori: in primo luogo si dovranno evitare la burocratizzazione delle procedure e una valutazione inutilmente defatigante e solo cartacea. Quel che conta è che al momento in cui si sperimenta una valutazione della professionalità docente su base volontaria non si escluda una sperimentazione anche riferita ai dirigenti, al fine di costruire un nuovo sistema da generalizzare sull’intera categoria.

Infine, il presidente ha sottolineato che continua a rimanere irrisolta la questione della copertura finanziaria per le indennità di funzioni superiori e di reggenza da corrispondere ai docenti vicari o, comunque, a chi si trova a sostituire il dirigente nei casi previsti. Parte delle risorse disponibili potrebbe essere utilizzata per risolvere il problema.

Al momento delle conclusioni il Ministro, dopo aver precisato che già dalla prossima settimana sarà attivato un tavolo tecnico per avviare il confronto con le OO.SS. sul decreto relativo al ripristino degli scatti di anzianità, ha espresso parole di apprezzamento per le proposte integrative avanzate dall’ANP.