Nell’incontro che si è tenuto nel pomeriggio odierno presso la sede dell’ARAN abbiamo registrato il definitivo impantanamento della trattativa per il rinnovo del CCNL dell’Area V.

L’ ARAN, in apertura di riunione, ha comunicato alle delegazioni sindacali di aver predisposto una bozza degli emendamenti alla parte normativa, sulla base del confronto condotto nel corso dei numerosi precedenti incontri. La bozza non recepisce le novità introdotte dal decreto attuativo della legge 15/09 per quanto attiene al sistema delle sanzioni disciplinari e al potenziamento della funzione dirigenziale e non contiene l’articolato relativo alla parte economica.

Rispetto, inoltre, al problema aperto dell’incapienza dei Fondi regionali per il trattamento accessorio, l’ARAN si è limitata a riproporre l’ipotesi già presentata precedentemente del blocco della retribuzione di posizione parte variabile, mediante uno specifico articolo del CCNL.

L’ANP ha rilevato che è venuta a mancare l’attesa soluzione tecnica all’incapienza dei fondi regionali, che è materia extracontrattuale, di competenza dell’Amministrazione, e che in ogni caso deve essere definita all’esterno della trattativa. L’ANP non potrà mai accettare che il problema trovi soluzione attraverso il ricorso alle RIA dei dirigenti andati o che andranno in pensione, o mediante il ricorso ad un uso distorto delle risorse contrattuali. Per quanto attiene alla responsabilità disciplinare l’ANP ha rilevato che non si può ignorare la novità del “decreto Brunetta” e che il nuovo CCNL dell’Area V deve essere l’occasione per disapplicare la norma relativa al trasferimento dei dirigenti scolastici per incompatibilità ambientale.

Restano infine del tutto aperte le questioni relative alla perequazione esterna ed interna. In proposito l’ARAN si è limitata ad ipotizzare un intervento sull’assegno ad personam dei dirigenti provenienti dall’incarico di presidenza che non elimini il riassorbimento ma ne attenui gli effetti attraverso un riconoscimento parziale degli aumenti. L’ANP non soltanto ritiene non accoglibile questa richiesta, ma chiede che venga contemporaneamente affrontata la perequazione del trattamento retributivo dei dirigenti che provengono direttamente dalla docenza.

La generale situazione di stallo è stata registrata e commentata da tutte le delegazioni sindacali, al punto che si è convenuto di non stabilire date per prossimi incontri.

Si tratta ora, come l’ANP aveva già evidenziato nella lettera del 7 ottobre u.s. ai Ministri del Comitato Tecnico e al Presidente dell’ARAN, di riportare il confronto al tavolo politico con tutta la determinazione necessaria.