FEDERAZIONE NAZIONALE
DEI DIRIGENTI E DELLE ALTE PROFESSIONALITA’ DELLA
FUNZIONE PUBBLICA
 
Si è svolta in data odierna la riunione presso la P.C.M.-Dip. della Funzione Pubblica alla quale sono state
invitate le Confederazioni rappresentative nei comparti e nelle aree del pubblico impiego.
 
Alla riunione erano presenti il Ministro Giampiero D’Alia, il Sottosegretario Michaela Biancofiore, il Capo
Dipartimento Antonio Naddeo, il dirigente delle relazioni sindacali Eugenio Gallozzi e il presidente dell’Aran Sergio Gasparrini.
 
Nell’introduzione il Ministro ha richiamato l’attenzione sull’emergenza precariato ed anche sul blocco della
contrattazione sino al 2014 ricordando che il costo triennale di un rinnovo contrattuale ammonta a 7 miliardi di euro, somma al momento non disponibile nel bilancio dello Stato.
 
Ha fatto, inoltre, presente che per le relazioni avviate in sede Aran vi è la disponibilità, se necessario, anche a
modifiche degli atti di indirizzi.
 
FP-CIDA e CIMO (attraverso l’intervento del presidente Rembado) hanno ribadito il no alla moratoria contrattuale e invitato il rappresentante del Governo a ritirare il provvedimento che proroga il blocco della contrattazione sino al 2014.
 
Il rappresentante CIDA ha altresì ricordato come la riduzione degli organici abbia determinato un maggior carico di lavoro e conseguenti responsabilità crescenti per dirigenti e alte professionalità. Infine, ha concluso richiamando l’esigenza di un accordo quadro sulle aree e i comparti di contrattazione collettiva, anche
modificando, se del caso, la norma primaria e l’atto di indirizzo all’Aran.
L’accordo sulle nuove aree e i nuovi comparti costituisce il presupposto per la ripresa della contrattazione collettiva che deve ripartire dall’anno 2014: cinque anni di blocco sono inaccettabili.
 
In sede di replica il Ministro ha ringraziato tutti gli intervenuti per i contributi portati al confronto e alla
discussione. Ha inteso precisare che il confronto politico tra Governo e OO.SS. ha necessariamente due livelli: uno a Palazzo Chigi, che coinvolge l’intero Governo, e uno a Palazzo Vidoni che riguarda direttamente il Dipartimento della funzione pubblica.
 
Le tematiche di carattere ordinamentale – che possono condurre anche a modifiche legislative – e quelle
di carattere economico – che richiedono la messa a disposizione di rilevanti risorse finanziarie, non possono che essere affrontate a livello governativo. Quelle invece, che riguardano l’attuazione delle norme vigenti e l’uso delle risorse disponibili possono essere affrontate a Palazzo Vidoni.

Tra queste, il Ministro, ha indicato quelle afferenti il precariato, il reclutamento dei vincitori di concorso e le
situazioni degli enti in grave dissesto finanziario. Sul tema del blocco della contrattazione ha riferito che sarà necessario attendere l’esito del confronto parlamentare prima che il Governo assuma la decisione definitiva.

Ha dichiarato, inoltre, la disponibilità del Dipartimento ad una analisi comparata della situazione retributiva in tutto il pubblico impiego, ove sono ancora evidenti forti disuguaglianze. Ha preannunciato infine un prossimo incontro intorno alla metà di giugno.

Roma, 4 giugno 2013